Mondo

Cercasi grano per maiali cinesi

Con l’aumento esponenziale del consumo di carne, la Cina si è gettata a capofitto nella ricerca di fornitori che possano soddisfare l’enorme richiesta di grano.

Secondo i dati del Ministero dell’Agricoltura statunitense a febbraio lo stato di Pechino è diventato il primo importatore mondiale di grano
, con una spesa che per l’anno 2013-2014 ha superato i 20 milioni di dollari.
Ma la sua corsa all’oro non sembra volersi arrestare: nei prossimi tre decenni intende aumentare le importazioni del 40 per cento.

Come si spiega questa tendenza?
Nel 2006 — appena 8 anni fa — la Cina aveva un surplus di grano ed esportava 10 milioni di tonnellate. A oggi ne vengono consumati 17 milioni in più. La crescita della popolazione è diminuita ma sono cambiati i consumi alimentari: più carne, latte e uova che per essere prodotti hanno bisogno di una grande quantità di cereali.
Nel 2013, il mondo ha consumato una stima di 107 milioni di tonnellate di carne di maiale: la metà è stata mangiata in Cina. Da dove arriva il grano?

La Cina si è lanciata sui cereali del Brasile, abbandonando i fornitori Usa e mettendo in discussione la supremazia statunitense del mercato. Le conseguenze sono disastrose sia a livello ambientale, con la deforestazione delle foreste pluviali della zona del Matopiba per fare spazio a grano e soia, sia a livello sociopolitico. La Cina e circa due miliardi di persone in altri Paesi si muovono verso l’alto nella catena alimentare, consumando più prodotti animali ad alta intensità di grano.
Gli agricoltori del mondo lottano per tenere il passo e la situazione è più complessa del previsto. La carenza d’acqua, l’erosione del suolo, il livellamento delle rese dei raccolti nei paesi agricoli avanzati e il cambiamento climatico pongono minacce crescenti alla produzione.

Il risultato sarà un aumento mondiale dei prezzi alimentari a discapito di tutte quelle famiglie a basso reddito che non saranno in grado di comprare abbastanza cibo per mangiare ogni giorno. Possiamo invertire le tendenze che stanno riducendo le forniture di cibo, o il mondo si muove verso un futuro in cui saranno i famosi maiali di Orwell ad avere la meglio?

Margherita Barile (Slow Food)

Fonti: www.chinadialogue.netwww.earth-policy.org

 

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