Il formaggio e la ricotta fatta in casa, il vino e l’olio a chilometri zero, il pane impastato ancora come si faceva una volta. Sono questi i segreti della longevità dei centenari della Sardegna? Forse sì, ma anche un certo stile di vita che ancora esiste nelle piccole comunità dove il tempo, per molti aspetti, sembra essersi fermato. L’eccezionale proporzione di individui longevi in alcune aree dell’Isola ha suscitato grande interesse internazionale, la loro presenza sembra sempre più legata a fattori ambientali, socioeconomici, antropologici e culturali che potrebbero rappresentare un modello per il miglioramento della salute della popolazione in generale.
Per approfondire l’argomento nei giorni scorsi è arrivato in Sardegna un gruppo di ricercatori internazionali che per poco meno di una settimana ha studiato da vicino i comportamenti e le abitudini di alcuni anziani di diverse zone della regione con lo scopo di evidenziare i legami tra longevità (soprattutto maschile) e lo stile di vita, l’alimentazione e il rapporto con l’ambiente sociale che circonda i centenari e gli anziani sardi. La spedizione, a cui ha partecipato il giornalista esploratore statunitense Dan Buettner del National Geographic e una troupe della tv NBC coordinata dalla giornalista Cynthia McFadden, ha visitato l’Isola facendo tappe presso i centri della longevità più importanti. La spedizione è stata guidata dai docenti dell’Università di Sassari Gianni Pes, nutrizionista del Dipartimento di Medicina Sperimentale, e Alessio Tola, ordinario di Scienze merceologiche presso il Dipartimento di Scienze umanistiche e sociali.
Particolare attenzione è stata data ai prodotti sardi di qualità e tradizionali, come il pane, il vino, i formaggi, l’olio e le carni fresche e insaccate e le modalità di assunzione degli stessi alimenti in relazione ai valori nutrizionali e ai benefici per la salute. Il 27 marzo il gruppo ha visitato il comune di Perdasdefogu, residenza della famiglia dei centenari Melis, famosa in tutto il mondo per i record di longevità registrati tra i suoi componenti. A Villagrande Strisaili, in Ogliastra, comune più longevo della Sardegna, la troupe ha ripreso i lavori di un gruppo di pastori i cui membri, nonno, figlio e nipote, hanno un’età compresa tra i 15 e gli 81 anni. La connessione tra longevità e prodotti tipici, natura e stile di vita sardo costituirà un trampolino di lancio di sicuro interesse all’Expo di Milano per le imprese del settore agroalimentare e del turismo della Sardegna, anche in considerazione del fatto che il tema scelto dall’amministrazione regionale per l’esposizione internazionale è “Sardegna, l’isola della qualità della vita”.