Diritti, Mondo

Cisgiordania, l’allarme di Rabbis for Human Rights per le violente aggressioni dei coloni

Qualche giorno fa è stato pubblicato un appello di tutte le ONG presenti in Israele, compresa Rabbis for Human Rights, fondata nel 1988 in risposta «alle violazioni dei diritti umani nei territori occupati», per chiedere “un intervento chiaro, forte e diretto da parte della comunità internazionale” che ponga fine alle aggressioni dei coloni in Cisgiordania. L’inizio della guerra tra Israele e Hamas ha segnato un aggravamento della situazione in Cisgiordania. L’esercito israeliano, che occupa questo territorio, compie ogni giorno incursioni nelle case dei palestinesi alla ricerca di sospetti terroristi. Nelle ultime due settimane, si stima che siano stati arrestati oltre mille palestinesi, mentre 89 hanno perso la vita.

Gli insediamenti di questi cittadini israeliani, che spesso sono motivati da idee religiose ed estremiste, sono in espansione grazie anche all’appoggio del Governo di Benjamin Netanyahu e alla protezione dell’esercito. Almeno 12 comunità palestinesi sono state costrette, nelle ultime settimane, a migrare sulla spinta delle violenze subite dai coloni. Quella degli insediamenti ebraici in Cisgiordania, considerati illegittimi da numerose risoluzioni delle Nazioni Unite è uno dei grandi problemi che impediscono la possibilità che si arrivi ad una soluzione del problema palestinese. Spinti da forti convinzioni religiose, i coloni agiscono con efferata violenza specialmente nei confronti degli agricoltori ai quali vengono distrutti i campi coltivati e sradicati gli ulivi. Anche gli spostamenti dentro la Cisgiordania sono difficili a causa dei continui posti di blocco operati dai coloni in spregio di tutte le regole internazionali che negano a organizzazioni civili di operare controlli e limitazioni degli spostamenti.

E’ una situazione che sta diventando giorno dopo giorno sempre più drammatica e che rischia di essere un ulteriore ostacolo verso una ricomposizione del conflitto. Le ONG firmatarie del documento si appellano alla comunità internazionale ma, come abbiamo visto in altre occasioni, difficilmente sortirà effetti positivi.

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