In visita a Pechino, il ministro degli Esteri francese ha detto che la Francia si aspetta una mediazione cinese nei confronti della Russia per far cessare la guerra in Ucraina.
Con le esportazioni francesi in Cina che ammontano a circa 24 miliardi di euro (2022) e un approccio possibilista, le relazioni tra Parigi e Pechino non sono mai state troppo tese.
A ribadire l’apertura di un canale diplomatico e commerciale mai venuto meno è la visita del ministro degli Esteri francese Stéphane Séjourné a Pechino.
Le relazioni diplomatiche tra Parigi e Pechino
Séjourné ha incontrato il suo omologo Wang Yi: un faccia a faccia che precede la prevista visita in Francia del leader cinese Xi Jinping in primavera.
In agenda diverse questioni sensibili, tra cui gli equilibri commerciali e la crisi scatenata dalla guerra in Ucraina.
“Il riequilibrio del nostro partenariato economico è una priorità, come lo è per i nostri partner europei”, ha dichiarato Séjourné in una conferenza stampa congiunta con Wang. “L’Unione europea è un mercato molto aperto, il più aperto del mondo. Ma gli attuali deficit con un certo numero di Paesi, tra cui la Cina, non sono sostenibili per noi”.
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