Attualità

DIRETTA VIDEO Fridays for Future, manifestazioni in tutta Italia. A Roma striscioni pro Palestina, a Genova in piazza nonna e nipote

E’in corso in diverse città italiane lo sciopero per il clima indetto da Fridays For Future Italia, la branca italiana del movimento dei giovani ispirato da Greta Thunbrerg.

Ragazze e ragazzi uniscono ai temi climatici anche temi politici e sociali, come la richiesta di un cessate il fuoco in Palestina, la scuola, il G7 in Puglia, le vertenze sindacali come quelle della Gkn, le lotte transfemministe, le disuguaglianze fra il Nord e il Sud del mondo, la contestazione al Piano Mattei, all’Eni e al raddoppio del gasdotto Tap.

Per Leonardo Sordino “serve una spinta decisa verso l’uscita dal fossile: se vogliamo davvero rimanere i +1.5°C, dobbiamo seguire le indicazioni che la scienza ci ha dato già da tempo. L’ultimo rapporto dell’Ipcc è chiaro: la transizione deve essere accelerata, accompagnandola con misure di riduzione delle disuguaglianze, come la cancellazione del debito”.

ROMA – Partito dalla Sapienza il corteo degli studenti. “End Fossil End War. Free Palestine” sullo striscione

Al grido di “Free free Palestine” e con l’accensione di un fumogeno rosso è partito da piazzale Aldo Moro, davanti all’ingresso della Sapienza, il corteo dei collettivi – liceali e universitari – e delle organizzazioni studentesche che arriverà a piazza della Repubblica per unirsi alla manifestazione di Fridays for Future. “End Fossil End war.
Free Palestine”, è scritto sullo striscione in testa. I ragazzi, circa 300, sventolano bandiere della Palestina e dei collettivi.
Gi studenti hanno deciso di partire dall’ingresso della città universitaria “dopo i fatti dei giorni scorsi e per mostrare l’unità e la convergenza delle lotte studentesche e cittadine, per la Palestina, la giustizia sociale e quella climatica”, sottolinea Gaia.
Intanto, davanti al rettorato dell’ateneo, Francesca e Leonardo di Cambiare Rotta sono ancora incatenati e in sciopero della fame.

“Oggi come giovani e studenti – spiega Tess Kucich, coordinatore della Rete della Conoscenza – siamo scesi nelle piazze di tutta Italia in occasione dello sciopero globale per il clima lanciato da Fridays For Future.
Ci mobilitiamo da anni al fianco del movimento Fff per rivendicare il diritto al futuro e pensiamo sia fondamentale continuare a farlo, viste le manifestazioni di crisi climatica che continuano a colpirci.” “Siamo qui per ribadire il valore fondamentale dei saperi e della cultura nella lotta al cambiamento climatico – continua a Virginia Mancarella, coordinatrice di Link-Coordinamento Universitario – perché sono le scuole e le università che possono fornire gli strumenti per una società capace di tutelare il proprio ecosistema” “Rivendichiamo- conclude Bianca Chiesa, coordinatrice dell’Unione degli studenti – l’introduzione sistemica dell’educazione ambientale, investimenti sull’edilizia per l’efficientamento energetico, la costruzione di comunità energetiche e l’eliminazione di tutti gli accordi con aziende inquinanti e belliche da parte delle scuole e delle università.
Vogliamo vedere il nostro futuro garantito e non venduto alle logiche del profitto! Continueremo a farci sentire nei prossimi mesi finché i governi non attueranno politiche realmente capaci di contrastare il cambiamento climatico”.

MILANO – 200 studenti in corteo per Fridays for Future

È partito da largo Cairoli a Milano il corteo studentesco organizzato da Fridays for Future “per la giustizia climatica”. Nella giornata dello sciopero globale per il clima, circa 200 ragazzi milanesi sono scesi in strada diretti verso piazza XXIV Maggio. In apertura del corteo, uno striscione con scritto “Free Palestine = climate justice”.
Arrivati davanti alla sede Enel in via Carducci, gli attivisti hanno messo in scena fatto un flash mob, accendendo alcuni fumogeni ed esponendo un altro striscione con scritto “Boicotta Enel = climate justice”.

GENOVA – In piazza anche una nonna di 88 anni con la nipote

Staffetta tra generazioni in piazza a Genova per la manifestazione promossa da Friday for Future. In piazza De Ferrari si sono infatti trovati nonna Franca, 88 anni e sua nipote Maya, che di anni ne ha 22. Insieme si sono avviate in corteo.
“E’ una battaglia che ci accomuna tutti – racconta nonna Franca -: siamo in piazza per il clima, per la terra, per i mari e per gli animali. Difendere queste cose dovrebbe essere un dovere e un diritto prioritario di tutti. Pensiamo anche all’inquinamento del turismo di massa che stiamo vedendo nell’ultimo periodo, all’inquinamento del porto. Sono battaglie che non hanno età”.
“L’idea di città che vogliamo è quella di una città sostenibile dal punto di vista ambientale e umano, ha rispetto per le persone, per la loro salute fisica e mentale, e questo non può essere separato dalla tutela del nostro pianeta – dice -. Gli spazi verdi non ci sono e i soldi pubblici vengono spesi per opere che non porteranno alcun beneficio alla popolazione né economico né di benessere quotidiano. Noi chiediamo che vengano fermati progetti come lo Skymetro, che mette a rischio una falda acquifera, o come il rigassificatore di Vado, e che invece si investa nella transizione ecologica. Bisogna investire nel benessere dei cittadini e non in progetti di facciata da far vedere ai turisti come la funivia del Lagaccio che non porta benefici al trasporto pubblico alla popolazione ma solo ai crocieristi che possono arrivare a Forte Begato senza passare dalle periferie. La nostra è una generazione che vede un ragazzo su 5 che soffre di attacchi di ansia e uno su quattro di depressione, ed è problematico per la nostra salute mentale doversi interfacciare ogni giorno con persone più grandi che hanno deciso di sacrificare il nostro futuro per il profitto”.

FIRENZE –  Presidio Fridays for future al Consiglio regionale toscano

Nuova manifestazione degli attivisti di Fridays for future, stamattina a Firenze in contemporanea a molte altre città in Italia: decine di giovani ambientalisti si sono riuniti in presidio davanti la sede del Consiglio regionale della Toscana insieme ai collettivi studenteschi e agli operai dell’ex Gkn di Campi Bisenzio (Firenze), per chiedere interventi urgenti per contrastare il cambiamento climatico.
Gli ambientalisti hanno posizionato davanti all’ingresso del palazzo un grande striscione con scritto ‘Dalle fabbriche alle scuole convergenza climatica’. Edoardo Falchini, attivista di Fridays for future di Firenze ha spiegato che la manifestazione è stata promossa per “ricordare l’urgenza della crisi climatica e quanto poco tempo abbiamo per agire. Alla politica chiediamo l’intervento pubblico sull’industria dell’energia rinnovabile e della mobilità sostenibile, oltre a questo chiediamo una mobilità più sicura all’interno della città di Firenze, infatti sosteniamo la campagna ‘Firenze 30’ che farebbe di Firenze una città più sostenibile per pedoni e ciclisti”. Alessandro Tapinassi, operaio Gkn, ha detto che il Collettivo di fabbrica ha aderito “in convergenza con le altre forze ambientaliste anche per parlare della nostra proposta per la reindustrializzazione perché non possiamo essere lasciati soli in questo modo. Noi cerchiamo di fare una reindustrializzazione ma è davvero difficile perché ci stanno perfino sabotando”.
Presenti al presidio anche Dmitrij Palagi e Antonella Bundu di Sinistra Progetto Comune: “Abbiamo sostenuto fin dal primo momento tutte le mobilitazioni ambientaliste in particolare quelle delle nuove generazione su cui spesso la politica parla ma non ascolta – ha detto Palagi -. Troppo spesso sui cambiamenti climatici si dice che è questione di comportamenti individuali invece è un tema di sistema, di modello di sviluppo su cui si deve intervenire perché non c’è più tempo”.

TORINO – Fridays for future contro la guerra a Gaza

La manifestazione dei Fridays For Future ha puntato l’attenzione, con una serie di interventi, oltre che sulla lotta ai cambiamenti climatici, anche contro la guerra sulla Striscia di Gaza. È intervenuto, tra gli altri, Edi Lazzi segretario generale della Fiom-Cgil di Torino, che ha lanciato un appello ai giovani attivisti per organizzare “appuntamenti di lotta comuni” per il futuro. Messaggi di solidarietà sono stati rivolti agli studenti romani della Sapienza in questi giorni impegnati in uno sciopero della fame in segno di protesta contro i progetti di collaborazione tra gli atenei italiani e israeliani. Durante il percorso sono stati incollati dei manifestini sulle vetrate della sede generale di Piemonte Liguria e Val d’Aosta dell’UniCredit, considerata dagli attivisti “complice delle lobby del fossile”. “La Regione Piemonte ha avuto occasioni per cambiare le cose ma non ha fatto nulla. Ricordiamocelo a pochi mesi dal voto”, hanno sostenuto i Fridays davanti al Grattacielo Piemonte, dove ha sede la Regione, che hanno sottolineato che spesso proprio dalla Regione sono state sostenute teorie “frutto di negazionismo climatico. Continueremo a manifestazione fino a quando non ci sarà una giustizia climatica”, hanno concluso e proprio al grattacielo hanno concluso il corteo.

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