Diritti

Dramma nella Manica a Wimereux: una barca si ribalta, muoiono almeno quattro persone

Era tra l’1 e le 2 del mattino, nella notte tra sabato e domenica, quando almeno un’imbarcazione con diverse decine di persone a bordo tentava di raggiungere l’Inghilterra. Ma come spiega un giovane migrante tramite il traduttore del suo telefono, “siamo naufragati subito”. Per loro è stato molto complicato, al buio e con le onde, salire sulla barca. Nell’acqua a soli dieci gradi, con una temperatura esterna di quattro gradi, le possibilità di sopravvivenza sono particolarmente ridotte. Rapidamente sono state mobilitate importanti risorse di emergenza, tra cui una cinquantina di vigili del fuoco e diversi veicoli della polizia. Un elicottero della Marina ha sorvolato il mare lungo la diga con un enorme faro per individuare le vittime, mentre diverse imbarcazioni attraversavano la zona.

Intorno alle 2.30, lungo la diga di Wimereux, a pochi passi dall’hotel Atlantic, è stato recuperato il corpo di un uomo. Stessa situazione all’altra estremità della diga, che per una notte diventa teatro mortale della traversata della Manica. Il bilancio, secondo il capo delle operazioni di soccorso Nicolas Leclet, parla di almeno quattro giovani di nazionalità siriana o irachena che hanno perso la vita.

Un giovane esule, in arresto cardiaco, è stato rianimato dallo Smur e trasferito in assoluta emergenza al centro ospedaliero di Boulogne. In totale furono curati altri 72 esuli, tra cui una decina di bambini piccoli, trasferiti nella sala della comunità. Gli agenti di turno della città e il primo vice Guy Boutleux hanno distribuito acqua, caffè e tè. È stata allestita una cellula medica e dispiegata la Protezione Civile.

I sopravvissuti sono stati trasferiti a Calais
Intorno alle cinque del mattino sono proseguite le operazioni di salvataggio nella Manica con l’elicottero della Marina francese e diverse imbarcazioni. I vigili del fuoco si stavano preparando a prendersi cura di una ventina di altre persone al Quai de l’Europe du Portel che non avevano potuto vedere completata la loro traversata. Nel frattempo, la prefettura ha noleggiato un autobus per portare i naufraghi salvati a Calais, dove è stato aperto un hangar come parte del Grande Piano del Freddo.

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