In Italia 4 milioni di persone non possono permettersi un pasto adeguato alle loro esigenze di sopravvivenza quotidiana. Eppure nella filiera produttiva il processo di trasporto e imballaggio comporta un impiego non indifferente di risorse che vengono poi dissipate nel momento in cui gli alimenti vengono gettati nel cassonetto, a causa, a volte, di piccoli difetti di produzione.
Prossimamente, sull’argomento, uscirà il film documentarioCibo da scarto – food waste di Marco Rota, dedicato allo spreco di risorse alimentari. L’idea è quella di indagare la realtà attorno agli alimenti ed allo spreco di cibo, seguendo le diverse fasi della filiera, dalla produzione, proseguendo per ladistribuzione, fino ad arrivare al consumo. Nel film si cercherà di scattare una fotografia dell’attuale generale panorama internazionale, concentrandosi soprattutto sul territorio nazionale italiano, acquisendo informazioni di prima mano da diversi esponenti delleorganizzazioni che si occupano di cibo e di recupero degli sprechi in campo alimentare (Slowfood, Banco Alimentare), oltre che dagli agricoltori che spesso diventano direttamente venditori e distributori. Il discorso sugli sprechi alimentari si collega ad un altro tipo di spreco, ad esso direttamente connesso: quello delle risorse energetiche utilizzate per la produzione dei beni e quindi all’aumento dell’inquinamento.
Si può sostenere il progetto del film documentario Cibo da scarto – food waste di Marco Rota, tramite il sito Produzioni Dal Basso https://www.produzionidalbasso.com/pdb_6107.html acquistando 1 quota di 13 euro (ricevendo in cambio 1 dvd del film completo) oppure 5 o più quote (ottenendo 2 dvd del film completo ed entrando nei titoli nei ringraziamenti). Acquistando almeno 10 quote, oltre a ricevere 3 dvd del film completo, il sostenitore entrerà nei titoli come produttore associato.
Le aziende che volessero partecipare al progetto, acquistando almeno 15 quote, mostrerebberoimmagini-logo della propria impresa nei titoli di coda del film.
Il cibo è un bene prezioso che non va assolutamente sprecato! Conoscere la situazione dello spreco alimentare in Italia, per accogliere soluzioni o formularne delle nuove è una necessità impellente a cui non ci si può sottrarre.
