Sono sempre di più le persone che nei Paesi avanzati soffrono di un nuovo tipo di fame: la cosiddetta fame invisibile. Meglio nota come carenza di micronutrienti, tocca in tutto il mondo 2 miliardi d’individui. Una sotto-alimentazione, risultato di una nutrizione insufficiente a livello quantitativo o qualitativo, che comporta carenze energetiche, proteiche e vitaminiche per via dello scarso assorbimento di minerali essenziali per l’organismo, anche se meno evidenti, come zinco, iodio e ferro. In allarmante crescita non solo in Africa. Con conseguenze pericolosissime per la salute individuale tanto quanto per la produttività delle aziende occidentali. L’impercettibile ma non trascurabile spossatezza di organismi stremati e anemici provoca infatti un drastico calo produttivo che costa all’economia mondiale tra 1,4 e 2 miliardi di dollari l’anno. A suonare il campanello d’allarme è stato l’Istituto internazionale di ricerca sulle politiche alimentari (Ifpri).
Paola Battista (West-info.eu)