Tremore, aumento della salivazione, panico e anche il rischio di morire: sono queste alcune delle reazioni causate dai botti di Capodanno agli animali domestici. Cani, gatti e tutti gli altri animali d’affezione che vivono a stretto contatto con l’uomo sono esposti ai disagi causati dalle esplosioni dei fuochi d’artificio a causa del loro sensibilissimo udito ma anche la fauna selvatica subisce grandi danni.
Oltre a invitare le persone a non acquistare botti e simili, però anche le istituzioni devono intervenire per limitare questa pratica dannosa. Nel 2022 sono stati molti i Comuni che hanno vietato i fuochi d’artificio, una decisione sulla quale in certi casi sembra aver influito più la volontà di evitare gli assembramenti in un momento della pandemia molto delicato. Questo sarà il primo Capodanno dopo due anni di restrizioni, e i Sindaci intenzionati a mettere al bando i fuochi d’artificio sembrano essere sensibilmente diminuiti.
Ma quali sono le amministrazioni che continueranno a vietare i botti di Capodanno anche nel 2023?
Centro
- Volterra: Il Sindaco Paolo Moschi l’anno scorso aveva firmato un’ordinanza per vietare i fuochi d’artificio, quest’anno però il provvedimento non è ancora arrivato nonostante le richieste da parte dei cittadini e delle associazioni del territorio.
- Ferrara: il sindaco Alan Fabbri ha fatto un passo in più, firmando un’ordinanza che vieta di disperdere nell’ambiente palloncini, nastri colorati, lanterne cinesi e tutto ciò che potrebbe rappresentare un rischio per gli ecosistemi, la fauna marina e gli uccelli
- Lanciano: Ancora nessuna ordinanza da parte del sindaco Filippo Paolini nonostante le pressioni della locale sezione di Europa Verde che chiede espressamente al Primo cittadino di «emanare una specifica ordinanza che vieti l’utilizzo di materiale, accensioni ed esplosioni pericolose in tutto il territorio comunale». Dal Comune, però, tutto tace.
- Guidonia Montecelio: Il sindaco Michel Barbet ha firmato una ordinanza per vietare l’utilizzo dei consueti botti fino al 7 gennaio 2022. Lo scopo è proteggere «le persone più deboli, i bambini, gli anziani ed anche i nostri animali», ha spiegato il Primo cittadino.
- Ancona: Per il capoluogo marchigiano non sarà emessa alcuna ordinanza specifica contro i fuochi d’artificio dato che tale divieto è già contenuto nel Regolamento di Polizia urbana secondo il quale «è tassativamente vietato far esplodere botti e petardi di qualsiasi tipo».
- Pesaro: Anche quest’anno secondo il sindaco Matteo Ricci non è necessaria alcuna ordinanza specifica contro i botti. Questa scelta era già stata osteggiata nel 2021 da parte dei consiglieri di minoranza guidati dal vicepresidente della Commissione Ambiente Andrea Marchionni che aveva presentato una mozione per vietare in maniera assoluta botti, petardi e fuochi d’artificio.
- L’Aquila: Nonostante gli appelli diretti al sindaco Pierluigi Biondi allo scopo di vietare i botti perché dannosi per le persone e soprattutto per gli animali, non è ancora stata emanata alcune ordinanza in tal senso.
Sud e isole
- Napoli: Il sindaco Gaetano Manfredi l’anno scorso vietò i fuochi d’artificio con un’ordinanza dell’ultimo minuto il 30 dicembre. Quest’anno sembra ci sarà il medesimo copione dato che ancora non sono state pubblicate ordinanze in tal senso.
- Lamezia Terme: Per il 2023 il sindaco Paolo Mascaro ha firmato l’ordinanza di divieto di accensione e lancio di fuochi d’artificio in tutto il territorio comunale. Lo scopo dichiarato è quello di proteggere persone e animali.
- San Giovanni Rotondo: Sentito da Kodami, il sindaco Michele Crisetti ha fatto sapere che è stato vietato l’impiego di botti e fuochi d’artificio attraverso una specifica ordinanza.
- Isernia: Botti vietati, ma solo se appartenenti alle categorie F2, F3 e P1. Lo ha deciso l’ordinanza firmata dal sindaco Piero Castrataro, il quale ha sottolineato come il rumore provocato dagli scoppi sia particolarmente dannoso per gli animali.
- Agrigento: Il sindaco, Franco Miccichè, ha imposto il divieto assoluto, su tutto il territorio comunale, di lanciare fuochi d’artificio, mortaretti, petardi, bombette e oggetti similari a partire dal 31 dicembre 2022 fino al 10 gennaio 2023.
- Vibo Valentia: La Sindaca Maria Limardo ha firmato un’ordinanza con cui vieta l’uso di fuochi d’artificio e altri artifici pirotecnici su tutto il territorio comunale, dal 22 dicembre 2022 fino al 6 gennaio 2023. Tuttavia, l’ordinanza fa salvo l’uso di botti di libero commercio, pur specificando di tenerli lontani da persone e animali. Un passo indietro rispetto agli anni precedenti, quando il divieto era assoluto.
- Terlizzi: Divieto di utilizzare petardi, botti, fuochi d’artificio ad alto a livello di rumorosità dal 24 dicembre 2022 al 1° gennaio 2023. Lo ha deciso il sindaco Michelangelo De Chirico che con un’ordinanza ha accolto parzialmente la richiesta presentato dalla locale sezione dell’Enpa. Vietati, nei fatti, sono solo i fuochi appartenenti alle categorie F2 e F3.
- Canosa di Puglia: Il sindaco Vito Malcangio ha firmato un’ordinanza contro i botti che entra in vigore dal 23 dicembre 2022 fino al 6 gennaio 2023 e sarà valido su tutto il territorio comunale.
- Bari: Il sindaco Antonio Decaro ha vietato l’uso di fuochi d’artificio nei luoghi pubblici e privati, fanno eccezione solo gli «spettacoli autorizzati di professionisti». Il divieto sarà in vigore dal 31 dicembre 2022 fino al 7 gennaio 2023.
Nord
- Milano: Non ci saranno né multe né divieti a Milano per il lancio di fuochi d’artificio e botti. A stabilirlo è la sentenza con cui il Tar ha dato ragione ai commercianti che avevano presentato ricorso contro il divieto imposto dal Comune. Il Sindaco Beppe Sala, infatti, aveva previsto un divieto sempre attivo nel Regolamento comunale per la qualità dell’aria. Ma per i giudici del Tribunale amministrativo il Primo cittadino non aveva la competenza per farlo. Adesso l’amministrazione comunale dovrà limitarsi a fare un’operazione di moral suasion nei confronti della cittadinanza.
- Venezia: Il Capodanno 2022 vedrà il ritorno dei fuochi d’artificio a Venezia dopo lo stop causato dalla pandemia. Anzi, il sindaco Luigi Brugnaro ha sottolineato proprio l’importanza dei giochi pirotecnici che verranno sparati in cielo dall’area dell’Arsenale e saranno visibili nei punti più panoramici della città lagunare.
- Chioggia: Per il 2023 il sindaco Mauro Armelao ha anticipato l’uscita di un’ordinanza no-botti pensata proprio per tutelare gli animali dagli effetti dannosi del rumore.
- Este:
- Treviso: Il Sindaco Mario Conte ha firmato un’ordinanza con cui vieta l’accensione di fuochi d’artificio dal 30 dicembre al 6 gennaio. Lo scopo dichiarato è quello di tutelare l’incolumità dei cittadini, «delle persone anziane, degli ammalati e degli animali».
- Cecina: Divieto di accensione di fuochi pirotecnici nelle aree pubbliche del Comune livornese. Lo ha stabilito un’ordinanza firmata dal Sindaco Samuele Lippi.
- Alpignano: In continuità con l’anno scorso, il sindaco Steven Palmieri per il Capodanno 2023 ha emanato un’ordinanza con cui vieta l’utilizzo di petardi, botti, fuochi d’artificio e articoli pirotecnici su tutto il territorio comunale. Previste sanzioni da 25 a 500 euro.
- Pordenone: Allo scopo di tutelare la pubblica sicurezza durante gli eventi previsti per Capodanno, il sindaco Alessandro Ciriani ha vietato di detenere vendere e utilizzare petardi, botti, razzi in piazza XX Settembre, dove si svolgeranno i festeggiamenti. Una misura che non tiene conto del benessere degli animali.
- Bra: Anche quest’anno il sindaco Gianni Fogliato ha emesso l’ordinanza con la quale si vieta l’uso di botti nella notte di Capodanno, pena una multa fino a 206 euro.