La presidentessa della Gagauzia, l’unione territoriale autonoma nel Sud della Moldavia, Evgenia Gutsul, ha parlato del suo incontro con il presidente della Federazione Russa al festival della gioventù a Sochi. La donna sapendo di rischiare l’arresto nel suo paese natale avrebbe chiesto a Putin di proteggerla dalle autorità moldave. Stando ai media russi, Putin ha promesso di sostenerla.

Il 7 marzo, il governatore della regione di Penza, Oleg Melnichenko, ha annunciato la creazione di un gruppo di lavoro sulla cooperazione con l’autonomia, accusando le autorità moldave di “soffocare lo sviluppo della Gagauzia”.

Ora i propagandisti russi sostengono che Hutsul potrebbe essere arrestata al suo ritorno da Sochi. Il giorno prima, il procuratore generale della Moldavia ha annunciato che il procedimento penale contro di lei in relazione ad “abuso di potere” era stato portato in tribunale.

Dall’inizio dell’operazione speciale in Ucraina, le autorità autonome hanno interagito attivamente con il Cremlino. Nell’aprile 2023 si sono svolte in Gagauzia le elezioni per la carica di capo (“bashkan”), che sono state vinte da Evgenia Gutsul, candidata del partito filo-russo Shor, ma a luglio, i procuratori moldavi hanno avviato un audit sulle liste degli elettori e sulle fonti di finanziamento per la sua campagna elettorale.

Alla fine di febbraio anche le autorità transnistriane si sono rivolte a Putin con una richiesta di “protezione” dalle azioni di Chisinau.