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Sudan, attacco aereo su ospedale pediatrico. Guterres condanna il blocco dei corridoi umanitari

Un attacco aereo condotto dalle Forza Armate Sudanesi (SAF) ha colpito un’area a 50 metri dall’ospedale pediatrico di Babiker Nahar, supportato da Medici Senza Frontiere (MSF), a El Fasher, nel Nord Darfur. L’attacco, avvenuto la sera di sabato 11 maggio, ha causato il crollo del tetto dell’unità di terapia intensiva, provocando la morte di 2 bambini in cura e di almeno un loro accompagnatore.

Questo ospedale era uno dei pochi specializzati in cure pediatriche ad essere riuscito a rimanere operativo dall’inizio della guerra. Riceveva pazienti da tutta la regione del Darfur perché molte altre strutture sono state costrette a chiudere. Adesso, un altro ospedale è stato messo fuori uso.

Dei 115 bambini in cura, ora non c’è più nessuno dichiara Michel-Olivier Lacharité, responsabile per le urgenze di MSF. Era uno dei pochissimi ospedali pediatrici rimasti in tutta la regione del Darfur. Ricevevamo richieste da tutta la regione a causa della mancanza di altre strutture. Ora abbiamo un altro ospedale in meno, proprio mentre stavamo cercando di aumentare la nostra risposta alla catastrofica crisi di malnutrizione.

I bambini ricoverati ricevevano cure per patologie come malaria, polmonite, diarrea e malnutrizione.

I due bambini uccisi erano in condizioni critiche nel nostro reparto di terapia intensiva, ma potevamo salvarli aggiunge Lacharité di MSF. Ricordiamo alle parti in conflitto che gli ospedali e le strutture sanitarie non devono essere presi di mira, né diventare danni collaterali in un conflitto. Li esortiamo inoltre a garantire la protezione dei civili, cosa che non hanno assolutamente fatto in questo fine settimana.

L’attacco arriva dopo i pesanti combattimenti tra le Forze di Supporto Rapido (RSF) e Forze Armate Sudanesi avvenuti venerdì 10 maggio, quando 160 feriti – tra cui 31 donne e 19 bambini – erano arrivati all’Ospedale Sud di El Fasher, supportato da MSF. 25 di questi feriti erano in condizioni disperate all’arrivo e sono poi deceduti.

I combattimenti di venerdì hanno avuto luogo vicino a Babiker Nahar e hanno costretto quasi tutti i pazienti a fuggire in cerca di sicurezza, molti dei quali poi arrivati all’Ospedale Sud. Dei 115 bambini in cura a Babiker Nahar, 10 erano ancora presenti sabato nell’opsedale pediatrico quando è caduta la bomba, compresi i due bambini uccisi.

MSF lancia un appello urgente a tutte le parti in conflitto affinché proteggano i civili e assicurino la protezione delle strutture sanitarie, come prevede il diritto internazionale umanitario e la Dichiarazione di Gedda, firmata esattamente un anno fa.

Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha espresso grave preoccupazione per il conflitto in corso in Sudan, sottolineando in particolare il blocco dei corridoi umanitari da parte dei belligeranti. Tra le notizie di attacchi indiscriminati contro i civili e di spaventosa violenza contro donne e ragazze, Guterres ha sottolineato l’urgente necessità di un cessate il fuoco per prevenire ulteriori sofferenze.

Intervenendo in una conferenza stampa durante la Conferenza della società civile delle Nazioni Unite a Nairobi, Guterres ha anche espresso le sue condoglianze alle regioni colpite dalle inondazioni, promettendo solidarietà e sostegno continuo agli sforzi di soccorso in Kenya e nei paesi vicini.

 

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