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Il presidente ad interim della Siria nomina un nuovo governo dominato dagli alleati

Sabato, il presidente ad interim della Siria, Ahmed al-Sharaa, ha annunciato un nuovo governo di transizione dominato da stretti alleati e comprendente una donna, in sostituzione delle autorità ad interim in carica dopo la cacciata del leader storico Bashar al-Assad.

L’annuncio, inizialmente previsto per l’inizio di questo mese, giunge in un momento in cui la comunità internazionale chiede una transizione siriana inclusiva dopo il recente spargimento di sangue settario, mentre i nuovi leader del Paese cercano di riunire e ricostruire la Siria e le sue istituzioni dopo che il rovesciamento di Assad dell’8 dicembre ha posto fine a 14 anni di guerra civile.

I collaboratori più stretti di Sharaa hanno mantenuto posizioni chiave: il ministro degli Esteri Assaad al-Shaibani e il ministro della Difesa Murhaf Abu Qasra hanno mantenuto i loro incarichi di gabinetto, mentre Anas Khattab, capo dell’intelligence generale, è stato nominato ministro degli Interni.

La veterana figura dell’opposizione Hind Kabawat, appartenente alla minoranza cristiana siriana e da tempo oppositrice di Assad, è stata nominata ministro degli Affari sociali e del Lavoro, la prima donna a essere nominata da Sharaa.

Il leader dei Caschi Bianchi, i soccorritori siriani che lavoravano nelle zone controllate dai ribelli, Raed al-Saleh, è ​​stato nominato ministro delle situazioni di emergenza e dei disastri.

Le autorità guidate dagli islamisti che ora dominano la Siria hanno giurato di proteggere le minoranze, soprattutto dopo gli scontri avvenuti all’inizio di questo mese tra uomini armati della comunità alawita di Assad e milizie legate alle forze ribelli sunnite che lo hanno rovesciato, che hanno portato a massacri di civili.

A dicembre è stato nominato un governo provvisorio guidato da Mohammad al-Bashir per guidare il Paese fino alla formazione di un nuovo governo, la cui nomina era inizialmente prevista per il 1° marzo.

Alla fine di gennaio, Sharaa, leader del gruppo islamista Hayat Tahrir al-Sham (HTS), che ha guidato il rovesciamento di Assad, è stato nominato presidente ad interim.

Questo mese Sharaa ha firmato una dichiarazione costituzionale che regola il periodo di transizione del Paese, fissato in cinque anni.

Alcuni esperti e gruppi per i diritti umani hanno lanciato l’allarme: la legge concentra il potere nelle mani di Sharaa e non prevede sufficienti tutele per le minoranze.




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