Il boom dell’inflazione causa una forte rivalutazione del Tfr (Trattamento di fine rapporto), che alle piccole imprese può costare in media 1.500 euro in più a dipendente nel 2023.Lo afferma la Cgia. Per le Pmi con meno di 50 dipendenti, buona parte dei quali ha scelto di lasciare il Tfr in azienda, si stima “in via prudenziale” una stangata di “almeno 6 miliardi di euro”. “Stangata da brividi” sommata all’aumento dei tassi d’interesse da parte della Bce, che già mettono in difficoltà gran parte del sistema produttivo.
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