Colpito con un missile di grossa portata esplosiva l’Ospedale Pediatrico Okhmatdyt di Kiev, con un bilancio ancora provvisorio delle vittime. L’ospedale è stato uno dei bersagli colpiti in seguito al massiccio attacco missilistico sferrato questo mattina dalle forze russe sull’Ucraina. Il personale umanitario di Fondazione Soleterre a Kiev ha raccontato di un grosso attacco – più di quaranta missili – sulle città nelle ultime ore. E tra i bersagli, appunto l’ospedale pediatrico, dove l’organizzazione si sta occupando da mesi della riabilitazione fisica e psicologica dei bambini malati di cancro oppure feriti e amputati per via guerra. In particolare, lo staff di Soleterre racconta di crolli nei reparti di oncologia pediatrica e riabilitazione e di numerosi pazienti feriti sotto le macerie, ma ancora non si riesce a quantificare il numero di feriti e vittime.
“Inaccettabile colpire un ospedale: lo spazio umanitario va protetto a ogni costo – afferma Damiano Rizzi, presidente di s–. Con Zaporuka stiamo trasferendo i nostri pazienti in altre strutture più sicure, in questo momento la priorità è curare i feriti e non interrompere le cure in corso. Serve subito l’aiuto di tutti per acquistare medicinali e macchinari andati distrutti nell’attacco”.
Sull’attacco all’Ospedale pediatrico Okhmatdyt di Kiev è intervenuto anche l’Ufficio Unicef in Ucraina, che ha dichiarato su X: “Soccorritori, personale ospedaliero e volontari stanno rimuovendo le macerie e cercano le persone intrappolate sotto le macerie dopo un attacco avvenuto questa mattina. I bambini e gli ospedali non sono un obiettivo e devono essere sempre protetti. Gli attacchi devono finire”.