Israele ha commesso nella Striscia di Gaza “crimini contro l’umanità”, relativi in particolare a “sterminio, omicidio, persecuzione di genere contro uomini e giovani palestinesi, trasferimento forzato, torture e trattamenti inumani e crudeli”.
È quanto sostiene una commissione d’inchiesta istituita dal Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite, come riporta l’emittente panaraba satellitare di proprietà qatariota “Al Jazeera” spiegando che è stata avviata un’indagine indipendente, i cui risultati saranno presentati la prossima settimana.
Nello specifico, la commissione Onu ha elaborato due rapporti paralleli: uno incentrato sull’attacco del 7 ottobre 2023 del movimento islamista palestinese Hamas contro lo Stato ebraico, e un altro sulla risposta militare di Israele sulla Striscia di Gaza.
“È imperativo che tutti coloro che hanno commesso crimini siano chiamati a risponderne”, ha dichiarato in un comunicato Navi Pillay, che presiede la commissione d’inchiesta.
Un totale di circa 160 razzi è stato lanciato questa mattina dal movimento sciita filo-iraniano Hezbollah dal Libano verso il nord di Israele. In un comunicato, il gruppo islamista ha affermato di aver preso di mira diversi siti militari israeliani, tra cui la base di controllo del traffico aereo di Meron e il campo di Amiad – situato a circa 20 chilometri dal confine – nonché la fabbrica del produttore di veicoli blindati Plasan nel kibbutz Sasa.
Secondo quanto spiegato da Hezbollah, gli attacchi sono una risposta al raid israeliano di ieri sera a Jouaiyya, nel sud del Libano, che ha ucciso un alto comandante militare del movimento sciita (Sami Abdallah, anche noto come Abu Taleb) e altri tre miliziani. Da parte loro, le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno spiegato in una nota di aver colpito un lanciatore di razzi di Hezbollah a Yaroun, nel sud del Libano, utilizzato questa mattina per lanciare la prima raffica di novanta razzi.
Della prima raffica di circa 90 razzi provenienti dal Libano e diretti verso Israele, alcuni sono stati intercettati dalle difese aeree israeliane, mentre altri hanno colpito alcune località del nord del Paese, secondo quanto riferito dalle stesse Idf. A seguito dell’impatto dei razzi, le Idf hanno rilevato incendi in diverse zone del nord di Israele.
Non si segnalano feriti o danni materiali gravi. Della seconda raffica di almeno 70 razzi lanciata dal Libano verso l’area del Monte Meron, nel nord di Israele, la maggior parte ha colpito aree aperte, mentre alcuni razzi hanno apparentemente causato danni in diverse località. Diversi razzi sono stati intercettati dalle difese aeree, aggiungono le Idf.
Fotosintesi è una testata giornalistica finanziata da lettori come te. Ci piacerebbe essere al tuo fianco qualora volessi condividere l’informazione internazionale e le battaglie per i diritti umani.