All’ispettore, in un giallo che si rispetti, la domanda verrebbe subito spontanea: a chi giova? L’ex presidente del Partito popolare della Catalogna, il 78enne Alejo Vidal-Quadras, è ricoverato in gravi condizioni dopo essere stato colpito in volto da un colpo di pistola in pieno centro a Madrid, nel quartiere di Salamanca. Vidal, che è anche fondatore ed ex presidente di Vox – il partito di ultradestra – stava camminando da solo per strada intorno alle 13:30 quando due persone gli si sono accostate a bordo di una moto nera: uno di loro, indossando un casco integrale, è sceso e gli ha sparato da una distanza di circa due metri, per poi risalire sul mezzo, dove lo aspettava l’altra persona alla guida. Il proiettile (un 9mm parabellum) ha attraversato la mandibola. Il politico è stabile, cosciente e secondo fonti mediche non è in pericolo di vita.
“Speriamo che la polizia prenda i responsabili e che nessuno conceda loro l’amnistia”, ha affermato il leader di Vox, Santiago Abascal. L’attentato ai danni di Vidal-Quadras – che la polizia di Madrid reputa “opera di un professionista” arriva infatti nel giorno in cui i socialisti hanno stretto ufficialmente l’accordo con gli indipendentisti catalani, guidati da Carles Puidgemont, per la formazione del nuovo governo guidato da Pedro Sánchez: un patto che prevede come contenuto principale la concessione dell’amnistia ai leader imputati di malversazione e sedizione per il referendum sull’indipendenza della Catalogna tenuto il 1° ottobre 2017. Nei giorni scorsi l’estrema destra aveva contestato le trattative con manifestazioni di piazza assai violente, organizzate da un movimento giovanile vicino a Vox e culminate in tentativi di assalto alla sede del Psoe, il partito socialista spagnolo. Per ora, come si direbbe nei peggiori servizi giornalistici, la polizia brancola nel buio. Un buio inquietante. Speriamo solo che non diventi nero vox.