Sono ore di attesa in Medio oriente. L’inferno si prende ancora qualche ora di pausa mentre si scoprano morti dimenticati sotto le macerie o un banale asciugamano insanguinato. “Israele ha arrestato 3.200 persone in Cisgiordania e a Gerusalemme Est dal 7 ottobre, riferisce Al Jazeera. Tra gli arrestati c’erano 41 giornalisti, 29 operatori dei media rimangono in custodia.” Ma per fortna ora ci pensa lui, Jens Stoltenberg. Il segretario generale della Nato ha chiesto oggi, mentre Elon Musk portava in giro Benjamin Netanyahu, il prolungamento della tregua nella Striscia di Gaza tra Hamas e Israele.
“Sono lieto che l’accordo tra Hamas e Israele abbia portato al rilascio degli ostaggi e alla consegna di ulteriori aiuti umanitari. Chiedo un’estensione della pausa, ciò consentirà il tanto necessario soccorso alla popolazione di Gaza e il rilascio di altri ostaggi”, ha detto Stoltenberg ai giornalisti prima di una riunione dei ministri degli Affari esteri della Nato.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha accompagnato Elon Musk, proprietario di X, nel kibbutz Kfar Aza che è stato preso di mira negli attacchi di Hamas contro Israele del 7 ottobre. A settembre, Netanyahu ha esortato Musk a combattere l’antisemitismo su X, invitandolo a trovare “la capacità di fermare non solo l’antisemitismo, o di reprimerlo come meglio può, ma qualsiasi odio collettivo”.