Mondo

Nigeria nord-ovest, MSF: “Un bambino su quattro è malnutrito”. Lo screening rivela una crisi nutrizionale catastrofica

Dopo l’allarme lanciato mesi fa, MSF esorta le autorità sanitarie, le organizzazioni internazionali e i donatori a intensificare immediatamente gli sforzi per affrontare la crescente crisi di malnutrizione nello stato di Zamfara e in tutto il nord-ovest della Nigeria, una regione ancora non inclusa nel Piano di risposta umanitaria delle Nazioni Unite.

Su oltre 97mila bambini visitati in ventuno diverse località urbane e rurali, il 27 per cento è affetto da malnutrizione acuta e il 5 per cento da malnutrizione acuta grave, inoltre le scorte di cibo terapeutico pronto all’uso (RUTF) per trattare questi bambini sono esaurite, poiché l’UNICEF ha interrotto le forniture all’inizio dell’anno.

La mancanza di una risposta umanitaria efficace rischia di far peggiorare lo stato dei bambini malnutriti, che in assenza di cure tempestive, andranno incontro a una malnutrizione acuta grave, mettendo a rischio la propria vita e la propria salute.

“I risultati dello screening sono a dir poco allarmanti e rivelano una catastrofica crisi nutrizionale in tutta la Nigeria nord-occidentale” afferma Abdullahi Mohammad, rappresentante di MSF in Nigeria. “La risposta a questa situazione disastrosa è gravemente insufficiente. Con i tassi di malnutrizione che superano i livelli critici e nessun trattamento disponibile nell’immediato per la malnutrizione acuta, a eccezione delle strutture di MSF, stiamo di fatto lasciando che altri bambini raggiungano condizioni potenzialmente letali. È fondamentale garantire che ogni bambino riceva le cure mediche di cui ha disperatamente bisogno”.

Nonostante la crisi umanitaria in corso e l’elevato livello di insicurezza generale, le comunità del nord-ovest della Nigeria sono state a lungo escluse da una risposta umanitaria coordinata.

È necessario ampliare immediatamente le strutture sanitarie per prendere in cura i bambini malnutriti e per garantire che un numero maggiore di ospedali possa offrire le cure ospedaliere necessarie per salvare vite umane. Inoltre, l’UNICEF, in quanto principale fornitore di cibo terapeutico, deve assicurare una fornitura costante e adeguata del cibo terapeutico essenziale per evitare che altri bambini diventino vittime di questa crisi.

Al momento MSF gestisce quattro strutture ospedaliere e 17 ambulatoriali a Shinkafi, Zurmi, Gummi e Talata Mafara, nello stato di Zamfara. In tutte e quattro le strutture, i team di MSF hanno curato oltre 7mila bambini da gennaio a luglio 2024, con un aumento del 34 per cento rispetto allo stesso periodo del 2023.

Nelle aree di Shinkafi e Zurmi, dove è stato condotto il recente screening sulla malnutrizione, l’aumento dei ricoveri è del 50% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nella struttura medica di Gummi, i ricoveri a luglio 2024 sono quasi raddoppiati rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

Oltre al significativo aumento dei ricoveri per malnutrizione, le equipe di MSF stanno riscontrando un elevato numero di bambini affetti da malattie prevenibili con il vaccino, come il morbillo. A Zamfara, quest’anno sono stati trattai almeno 5.700 casi di morbillo. Malattie infettive come il morbillo, la malaria e la diarrea acquosa acuta compromettono gravemente lo stato nutrizionale dei bambini, in quanto la malnutrizione li rende più vulnerabili aumentando così il rischio di mortalità.

“Quando ho portato mio figlio in ospedale per la prima volta, non sapevo se sarebbe sopravvissuto” racconta Hafsat Lawal, una madre il cui figlio è in cura per malnutrizione presso una struttura di MSF a Zamfara. “A causa della situazione di instabilità, non abbiamo cibo in casa. I prezzi del cibo sono più che raddoppiati. Se avessimo avuto soldi, avremmo comprato dei cereali, ma non possiamo”.

Le comunità di Zamfara sono esposte ad alti tassi di violenza, hanno riferito ai team di MSF che hanno paura di spostarsi all’interno nello Stato, corrono enormi rischi per raggiungere strutture sanitarie funzionanti.

Le autorità sanitarie stimano che, a partire dal 2023, solo circa 200 dei 700 centri sanitari dello stato di Zamfara siano accessibili e funzionanti, mentre gli altri sono inagibili. Una delle ragioni è che gli operatori sanitari non riescono a raggiungerli.

È essenziale che le autorità sanitarie in quest’area, insieme alle organizzazioni internazionali e ai donatori, intensifichino urgentemente la loro azione.

MSF doctor, Mustapha Sakajiki checks Hafsat Lawali’s child Saifullahi at the Zurmi General Hospital, Zamfara state, Northwest Nigeria.

MSF in Nigeria

MSF lavora in Nigeria dal 1996. In Nigeria nordoccidentale, le équipe di MSF lavorano attualmente in 28 centri di alimentazione terapeutica ambulatoriali e in 7 centri di degenza negli stati di Zamfara, Sokoto, Katsina, Kano e Kebbi. Nel nord-est della Nigeria, i team di MSF lavorano nell’ospedale di Maiduguri nello Stato di Borno e nell’ospedale di Kafin Madaki nello Stato di Bauchi. Nel 2023, le équipe di MSF in tutta la Nigeria hanno curato 202.083 bambini malnutriti nell’ambito di programmi di alimentazione ambulatoriali e hanno fornito cure ospedaliere a 52.124 bambini con malnutrizione acuta grave.

Condividi