Diritti

Aveva 27 anni, si è ucciso nel carcere di Prato, è il sessantesimo del 2024

Un altro morto in carcere. Stavolta, riporta la Uilpa Polizia Penitenziaria, è successo nella casa circondariale di Prato. Vittima un 27enne italiano, pena fino al 2032 per una somma di condanne, che ieri sera si è impiccato in cella. “Si tratta del sessantesimo suicidio di un detenuto nel corso dell’anno, cui vanno aggiunti 6 appartenenti alla Polizia penitenziaria che si sono tolti la vita. Una carneficina mai vista in precedenza” dichiara Gennarino De Fazio, segretario generale del sindacato.

“Così, mentre per il Sottosegretario al Ministero della Giustizia, con delega ai detenuti, Andrea Ostellari, le carceri sono regolamentari e non c’è sovraffollamento, il Guardasigilli, Carlo Nordio, parla di problema del sovraffollamento da affrontare con raziocinio. Esattamente quel raziocinio che non si rinviene nelle loro affermazioni contrastanti e nelle farneticazioni del Sottosegretario, spintosi, evidentemente, fino a smentire il capo dello Stato, Sergio Mattarella, che solo qualche giorno fa aveva definito la situazione penitenziaria indecorosa per un paese civile”, aggiunge il segretario.


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