Cultura

SCAFFALE Da Tullio De Mauro a Massimo Fagioli. Trepidazione e forte curiosità per l’ultimo volume scovato nelle Gerle de L’Asino d’oro: “L’identità senza parola”, origine e sviluppo del linguaggio di Federico Masini

 “Il suono che è vagito nasce dal corpo e diventerà parola”: Massimo Fagioli

«Parlare non è necessario», così Tullio De Mauro, maestro di linguistica, apriva un suo fortunato libro. Eppure, il suono della voce rompe il silenzio della nascita e il suono delle parole accompagna la nostra vita fin dal suo inizio. Eventi che suscitano da sempre interrogativi di grande fascino per gli esseri umani: come nasce il pensiero? Perché parliamo e scriviamo? Quale disciplina deve dare risposte a queste domande?

Secondo Noam Chomsky, il più noto linguista del Novecento, «non si può parlare di ‘rapporti’ tra la linguistica e la psicologia, perché la linguistica fa parte della psicologia, non posso concepirla in altro modo. […] Nessuna disciplina si può occupare dell’utilizzazione o dell’acquisizione di un sapere, senza prendere in considerazione la natura di questo sapere». Ciononostante, lo studio dell’origine del linguaggio umano è stato a lungo appannaggio esclusivo della psicologia dello sviluppo e della paleoantropologia, mentre i linguisti si sono occupati solo di come funzionano le lingue e si apprendono da adulti.

Questo libro vuole proporre, alla luce delle scoperte della teoria della nascita dello psichiatra Massimo Fagioli, una nuova possibile visione sull’origine del linguaggio e del pensiero, a partire dalla biologia umana. Un percorso naturale di acquisizione della lingua materna e poi della linea e della scrittura, che tiene conto anche della storia della nostra evoluzione di Homo sapiens.

Federico Masini, nato a Roma nel 1960. Nel 1981 ha frequentato un corso estivo intensivo di lingua cinese presso l’Università della California, Berkeley. Nel 1986 si laurea in Filosofia, Dipartimento di Linguistica, Università di Roma “la Sapienza”, con votazione 110/110 e lode, discutendo una tesi su “Le strutture predicative nel cinese moderno”, relatore: Prof. Tullio De Mauro. Dal 1983 al 1986, grazie ad una borsa di studio del Governo Cinese, ha frequentato corsi di lingua cinese presso il Beijing Language Institute e presso il Dipartimento di Cinese dell’Università di Pechino. Dal 1987 al 1989 è Addetto Stampa presso l’Ambasciata d’Italia a Pechino. Nel 1992 Dottorato di Ricerca in Studi Orientali, tesi su “La formazione del lessico cinese moderno e la sua evoluzione verso una lingua nazionale: il periodo dal 1840 al 1898”. 1993-97 Professore assistente di Filologia cinese presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. 1997-2000 Professore Associato di Filologia Cinese nella stessa istituzione. Dal 2000 Professore ordinario di Lingua e Letteratura Cinese presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Roma “La Sapienza”. Dal 2001 al 2010 è stato Preside della Facoltà di Studi Orientali della stessa Università.

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