Un Paese abituato alla stabilità e poco avvezzo alle novità, ha vissuto una giornata elettorale con piccoli ma significativi cambiamenti. Il Centro (nato dalla fusione fra Partito popolare democratico e Partito borghese democratico) potrebbe superare per la prima volta nella storia i liberali radicali (PLR). L’UDC per contro centra il suo secondo miglior risultato di sempre mentre crollano rispetto a quattro anni fa Verdi e Verdi liberali.
Secondo l’ultima proiezione, con il 28,9% l’UDC Unione democratica di centro, destra conservatrice, è il vincitore delle elezioni. Disporrà di 61 seggi in Consiglio nazionale, 8 in più di quattro anni fa. Il secondo partito, i socialisti, passano da 39 a 41 rappresentanti (17,5%). Si tratta però del secondo peggior risultato di sempre. Terza forza del Paese dovrebbe essere il Centro. Con il 14,6%, guadagna 30 seggi, due in più rispetto a quattro anni fa e supera i liberali radicali che si fermano a 29 seggi (pure loro fermi al 14,6%).
Infine, la caduta dei Verdi e dei Verdi liberali. I primi scendono al 9,2%, arretrando di 4 punti (21 seggi, sette in meno di quattro anni fa). Si tratta comunque del terzo miglior risultato di sempre (nel 2019 i Verdi ottennero un risultato straordinario). I Verdi liberali perdono 0,6 punti e scendono al 7,2% (da 16 a 11 seggi), ma anche loro hanno realizzato il secondo miglior risultato nella loro giovane storia.
La Formula magica
Nel 1959 i quattro partiti (PLR, PPD, PS e UDC) hanno convenuto la formazione di un Governo composto di due liberali-radicali, due democristiani, due socialdemocratici e un rappresentante dell’Unione democratica di centro (cosiddetta «formula magica» 2:2:2:1). Questa ripartizione è rimasta invariata per 44 anni. Alle elezioni del Consiglio federale del 2003 l’UDC ha conquistato un nuovo seggio a scapito del PPD. I suoi due rappresentanti Eveline Widmer-Schlumpf e Samuel Schmid hanno tuttavia cambiato partito nel 2008 aderendo al neocostituito Partito borghese-democratico svizzero (PBD). A seguito delle dimissioni di Samuel Schmid e di Eveline Widmer-Schlumpf, l’UDC è nuovamente rappresentata in Consiglio federale con due seggi. Da allora vige la formula 2:2:2:1 (2 PS, 2 PLR, 2 UDC, 1 PPD/Centro).