Salute

Trapianti: servono più donazioni e più innovazione. Così si salvano più vite. L’allarme della rivista Public health & Health policy

Nel 2022 sono stati effettuati in Italia 3.887 trapianti, un numero superiore a quello degli anni passati, 100 in più rispetto al 2021 (+2,5%). I dati in crescita sono un segnale positivo, dimostrano che la rete del servizio nazionale è solida e che la trapiantologia sta facendo progressi. Ma non basta. Le persone in lista d’attesa sono ancora tante, 8mila, più del doppio dei pazienti che hanno ricevuto un organo, così come resta alta la percentuale di oppositori alla donazione. Un italiano su tre (30%) non dà il consenso al prelievo di organi post-mortem, un numero migliorabile se confrontato con quello della Spagna, per esempio, dove si registra un tasso di opposizione alla donazione del 20 per cento. A ciò si aggiungo le opportunità poco sfruttate. I progressi tecnologici permettono di utilizzare anche gli organi che non sono in condizioni perfette, definiti tecnicamente “marginali” o “subottimali”, ma non si investe ancora abbastanza nei macchinari, nei farmaci e nelle strumentazioni innovative che potrebbero evitare la morte di molte persone in lista di attesa.

Luci e ombre del complesso mondo della donazione di organi, tessuti e cellule sono state affrontate in un incontro ieri, 23 novembre a Roma, organizzato dalla rivista di politica sanitaria Public health & Health policy (Ph&Hp) in collaborazione con l’Intergruppo Parlamentare per la Donazione e il Trapianto di Organi, Tessuti e Cellule, reduce da una intensa attività di confronto con associazioni di pazienti e società scientifiche da cui sono emerse tanto le criticità quanto le proposte per superarle.

«Durante i lavori dell’Intergruppo sono emerse importanti innovazioni tecnico-scientifiche, sono state illustrate le criticità maggiori nel campo delle donazioni e dei trapianti, oltre ad essere stati avanzati suggerimenti e proposte per superarle sia da parte delle associazioni dei pazienti che delle società scientifiche. L’obiettivo di questo incontro è proprio quello di raccogliere le idee con il proposito di tradurle in proposte pratiche che ci auguriamo diventino, in tempo brevi, realtà», ha dichiarato Elisa Pirro, senatrice presidente dell’Intergruppo Parlamentare per la Donazione e il Trapianto di Organi, Tessuti e Cellule.

Tra gli obiettivi della politica c’è l’aggiornamento della legge 91/99 che ha indubbiamente dato un contributo fondamentale al sistema dei trapianti istituendo il Centro Nazionale Trapianti ma che oramai fatica a stare al passo con l’evoluzione delle tecnologie e i progressi delle conoscenze mediche.

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