Politica

UNGHERIA La sfida di Peter Magyar: “Siamo centomila in piazza a Budapest per cacciare Orban”

“Sulla piazza siamo centomila, ma con anima e cuore sono con noi in milioni”, ha detto davanti ai microfoni Magyar.

La manifestazione è stata promossa da Peter Magyar, avvocato fino a poco tempo fa vicino al governo, e che ora vuole lanciare un suo partito e denuncia il “potere corrotto” del Paese. “Oggi la nazione ungherese ha inviato un messaggio al potere dicendo che è troppo”, ha gridato Magyar arringando la folla che riempiva la centrale piazza Kossuth a Budapest, di fronte al palazzo del Parlamento, affermando che il governo “ha paura” di vedere l’unità degli ungheresi. “Lasciamo che restituiscano il potere al popolo”, ha esclamato il politico al termine della cosiddetta “Marcia Nazionale” da lui stesso indetta, aggiungendo che passo dopo passo gli ungheresi riconquisteranno l’Ungheria e costruiranno un Paese moderno, libero e democratico. Magyar ha anche esortato i media pubblici e la televisione di Stato, controllata dal governo, a invitarlo per un’intervista in diretta in cui possa dire al pubblico “quale Ungheria nuova vogliamo veramente”.

Peter Magyar in testa al corteo

“Il Paese – ha aggiunto – è entrato in crisi, forse la più profonda da 30 anni, è tempo che il governo rimetta il potere al popolo”, ha detto Magyar. “I dirigenti non hanno fatto altro che istigare odio tra la gente, ma adesso noi mettiamo fine a tutto questo. Bisogna costruire ponti, non campi di battaglia” che mettono “uno contro l’altro”, ha affermato fra l’altro il nuovo leader d’opposizione. “Venga chiunque che vuole fare qualcosa per la patria, libereremo il nostro Paese”, ha scandito.

Magyar è emerso in politica soltanto due mesi fa come dissidente del regime di Orbán e oggi ha promesso che parteciperà alle elezioni europee con la formazione “Sia tu il cambiamento!”. Fino a tre mesi fa è stato membro dei consigli di amministrazione di diverse aziende statali e ha lavorato come avvocato nella rappresentanza ungherese all’Unione Europea. Due settimane fa, l’avvocato ha rivelato una registrazione in cui la sua ex moglie ed ex ministro della Giustizia, Judit Varga, afferma che l’entourage di Orbán ha esercitato pressioni per nascondere le prove di casi di corruzione che hanno colpito membri dell’esecutivo. Sulle sue parole è stata aperta un’inchiesta.

Magyar ha rilasciato la sua prima intervista due mesi fa quando uno scandalo politico ha portato l’ex moglie a dimettersi dagli incarichi politici, dopo che era emerso che l’anno scorso, mentre era ancora ministra, aveva firmato l’indulto concesso dall’allora presidente del Paese, Katalin Novak, a un uomo che aveva coperto atti di pedofilia. In realtà, era stato Orbán a volere la grazia.

Il corteo nel centro di Budapest

Il corteo nel centro di Budapest – Ansa

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