Politica

Vannacci capo di Stato maggiore del comando forze operative terrestri. Salvini plaude delirando su Golia

Il generale Roberto Vannacci da lunedì è trasferito a Roma dove nei prossimi giorni assumerà l’incarico di capo di stato maggiore del comando delle forze operative terrestri/comando operativo esercito.

E’ quanto riferisce il sito La Gazzetta di Lucca, città nel cui provincia, a Viareggio, vive il militare finito quest’estate alla ribalta delle cronache e delle polemiche per quanto scritto nel suo libro ‘Il mondo al contrario’. Proprio in seguito all’uscita del volume Vannacci era stato avvicendato dal comando dell’Istituto geografico militare, incarico che aveva assunto a giugno scorso. Il comando a cui è stato ora assegnato, riferisce La Gazzetta di Lucca, è una delle aree di vertice dell’Esercito italiano ed è responsabile dell’indirizzo delle attività di approntamento e costituisce lo staff per il capo di stato maggiore esercito per le problematiche connesse alla generazione delle forze per le operazioni, l’addestramento, l’approntamento, la simulazione, la validazione/certificazione/standardizzazione delle G.U. e unità operative e le informazioni tattiche.

 “Il nuovo incarico, che ero sicuro ci sarebbe stato – ha spiegato lo stesso Vannacci -, mi è stato attribuito dai vertici delle forze armate a seguito del mio avvicendamento all’Istituto geografico militare. È un ruolo prestigiosissimo che assumo e porterò avanti con la passione di sempre, adeguato alla mia esperienza, non ho mai avuto dubbi sul fatto di non aver commesso mancanze disciplinari o violato codici militari. Anche il ministro Crosetto dopo il nostro incontro si era espresso chiaramente dicendo che avrei avuto un nuovo incarico. Chi fa polemica – aggiunge Vannacci – ha già mostrato di non essere preparato, asserendo delle sue verità non vere. Continuo a fare il soldato, chi ha millantato una mia discesa in politica lo ha detto erroneamente, almeno per il momento, perché ho sempre detto che non mi precludo nulla nel futuro”.

Una nomina che non poteva sfuggire al ministro del ponte, Matteo Salvini: “Complimenti e buon lavoro al generale Vannacci, leale e coraggioso servitore dell’Italia e degli italiani”. Il più discusso politico europeo da Firenze, dove ha riunito nazisti e scocciati vari da tutto il vecchio continente, aggiuge: “Mi sono riletto un passaggio dell’Antico Testamento che riguarda la sfida tra Davide e Golia e penso che sia confacente a quello che stiamo facendo oggi. In 99 casi su cento vince Golia, è gigante e armato, anche ai tempi combatteva contro Israele, ma qua ci sono costruttori di pace. Quello che mi stupisce è che a sinistra c’è qualcuno che non riesce a condannare il cancro del terrorismo e del fanatismo islamico. L’estremismo va sradicato dalle nostre scuole e dai nostri quartieri, senza se e senza ma. Golia cercava uno sfidante degli israeliti, oggi Golia è rappresentato dai burocrati e dai banchieri che sono i primi euroscettici perché chi ha derubato gli ideali di una costruzione comune per avere solo una sovrastruttura bancaria è il primo nemico dell’Europa”.

A commentare il delirio ci pensa una rivoluzionaria come Mara Carfagna di Azione: “L’Ue è un pericolo”. “L’Ucraina va fermata”. “Prima gli olandesi”. “Sbagliato sostenere Israele”. “Bruxelles occupata da abusivi”. Questa l’idea d’Europa di Salvini e dei suoi amici di ultradestra. O le parole non hanno alcun peso, e trattandosi di Salvini è possibile, oppure, fosse serio e credibile, il leader della Lega dovrebbe dimettersi dal governo di cui è vicepremier e la Meloni dovrebbe cacciarlo a pedate”

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