Gli spiragli di pace frenano la speculazione sui prezzi di grano e mais, che invertono al tendenza e scendono bruscamente su valori minimi del mese di guerra. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sugli andamenti al Chicago Board of Trade, punto di riferimento mondiale delle materie prime agricole. Un andamento ribassista spinto dalle aspettative sul raggiungimento dell’accordo tra Russia ed Ucraina ed il superamento delle difficoltà nelle semine e nel commercio internazionale dei cereali.
AlI’apertura il contratto future più attivo sul grano, rileva la Coldiretti, è sceso a 9,76 dollari a bushel (27,2 chili) dopo essere era arrivato a superare in un mese di guerra i 13,6 dollari per bushel, mentre il mais è stato quotato 7,17 dollari dopo aver raggiunto i 7,8 dollari per bushel al top da 10 anni.
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