Le autorità di occupazione israeliane intendono approvare la costruzione di 5.300 unità coloniali nella Cisgiordania occupata, nonostante le crescenti critiche internazionali.
Le Nazioni Unite hanno confermato che la colonizzazione nei territori occupati è illegale e da decenni chiedono di fermarla, avvertendo che essa compromette le possibilità di risolvere il conflitto secondo il principio della soluzione dei due Stati.
Mercoledì i media israeliani hanno dichiarato che “il Consiglio supremo di pianificazione israeliano (governativo) si riunirà oggi e domani per approvare la costruzione di 5.300 unità coloniali in tutta la Cisgiordania”.
Ha citato il ministro delle finanze israeliano Bezalel Smotrich, che ha affermato: “Sviluppiamo il colonialismo e sventiamo la minaccia di creare uno stato palestinese”.
Due giorni fa, Smotrich ha promesso di costruire una nuova colonia per ogni nuovo riconoscimento internazionale dello Stato di Palestina.
Intanto aerei da combattimento israeliani hanno colpito un raduno di sfollati palestinesi che tentavano di tornare alle proprie case nel quartiere Shujaiya di Gaza City. Secondo Al Jazeera, almeno quattro persone sono state uccise e 17 ferite.
Gli ordini di espulsione israeliani dall’area orientale di Khan Younis all’inizio di questa settimana hanno causato una nuova ondata di sfollamenti di decine di migliaia di palestinesi.
Gli ultimi ordini hanno spinto la gente a montare tende tra le macerie, dove la sicurezza non è garantita, ha affermato l’Unrwa, l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi.
“Gli sfollamenti forzati stanno ancora una volta spingendo le persone a cercare sicurezza dove non ce n’è a Gaza”, ha scritto l’agenzia sulla piattaforma di social media X.
Peace Now, movimento progressista pacifista non-governativo israeliano, afferma che Israele ha approvato la più grande confisca di terre in Cisgiordania in oltre trentanni. Secondo la ong, le autorità hanno recentemente approvato l’appropriazione di 12,7 chilometri quadrati di terra nella Valle del Giordano. I dati del gruppo indicano che si tratta della più grande appropriazione singola approvata dagli accordi di Oslo del 1993.
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