Politica

CAMPAGNA ELETTORALE. Parola ai candidati. Iniziamo con Federico Dolce portavoce nazionale e segretario di Mera 25

 

A novembre del 2022 Yanis Varoufakis, co-fondatore di DiEM25, e Federico Dolce, portavoce e membro di DiEM25 in Italia, annunciarono la creazione del nuovo partito politico “Mera25” con cui “DiEM25 lanciava una sfida a tutti progressisti, presentando proposte innovative e radicali risultato di un esercizio di ascolto durato cinque anni e che ha attraversato tutta Italia, dai diritti sociali e del lavoro, a quelli ambientali, perché oggi è più che mai necessario attuare una svolta ambientale a partire dalla critica dell’attuale processo di sviluppo decisamente in contrasto con la vita stessa sul pianeta”. A distanza di un anno da quei proclami scanditi in conferenza stampa, fotosintesi ripassa il microfono al portavoce nazionale Federico Dolce. Sentiamo cosa dice.


Prima o poi partirà il cantiere per una sinistra in grado di battere la destra. Avete in mente un leader capace di federare tutte le forze in campo?
In passato abbiamo visto come esperimenti su figure leaderistiche si siano sempre rivelati fallimentari. Ciò che occorre alla sinistra non è un personaggio con molto ego ma una squadra capace di interpretare, in maniera credibile, i valori in cui crediamo e capace di rappresentare il popolo della sinistra.

Mes, si dice di tutto e il contrario di tutto. Abbiamo fatto bene a restarne fuori?
Le soluzioni in campo si reggono su un’ideologia, quella dei tecnici, e presentano molti problemi, fra cui la reputazione dei soggetti che sono preposti a darle. Non dimentichiamo che in passato sono successi dei veri e proprio sfaceli. Dobbiamo cambiare direzione, altrimenti stiamo semplicemente continuando a indebitarci.

Imballaggi, farmaci, agricoltura, sicurezza. A Bruxelles i grattacieli delle lobby circondano i palazzi istituzionali. Ormai durante le votazioni non si contano più le persone che entrano direttamente e impunemente nel cuore della fantomatica Democrazia con budget impressionanti a trattare direttamente con i parlamentari. Non sarebbe il caso di mettere un freno a questa pericolosa deriva?
Trasparenza è la parola d’ordine. Vietare tout court il lobbismo può provocare l’effetto opposto, cioè che determinate azioni continuano a camminare sotto traccia. Ciò non significa santificare il lobbismo ma credere che i rapporti alla luce del sole siano più controllabili e dunque regolamentati, si potrebbe così verificare se esistono scambi di denaro o altri episodi di corruzione. Ciò che manca è un lobbismo che guardi agli interessi dei singoli cittadini e non delle corporazioni.

Da tempo si sta cercando di mettere mano a una nuova concezione di essere umano dove il rapporto tra uomo e donna è finalmente paritario, pur tuttavia la sinistra italiana abbraccia le istanze di un transfemminismo che di fatto nega identità alle donne. Cosa ne pensa.
La sinistra contesta quel sistema in cui il potere economico e sociale non permette alla donna di avere pari diritti dell’uomo soprattutto nel mercato del lavoro e continua a perpetuare i ruoli di genere nella società. Per sconfiggere la disparità di genere non serve solo l’educazione sentimentale ma c’è bisogno di interventi immediati di vario tipo: legislativo, con l’equiparazione dei salari; esecutivo, con diversa possibilità di azione delle forze dell’ordine e dell’autorità giudiziaria e culturale, per permettere alle donne di poter scegliere cosa fare della propria vita.

 Nel gioco della torre chi farebbe cadere Schlein o Conte?
Nessuno dei due! Restino pure sulla torre, faranno da soli, noi continueremo per la nostra strada senza rimanere a guardare.

 

Fotosintesi.info con i suoi canali informativi non gode di contributi pubblici, non ha finanziamenti né pubblicità. Senza padri né padrini, solo servi vostri. Ci sosteniamo solo con il contributo dei lettori.

Puoi effettuare una donazione una tantum, mensile o annuale, utilizzando PayPal.


 

Condividi