La presidenza dell’Iran è nelle mani dei riformisti per la prima volta in due decenni. Durante la campagna elettorale, Masoud Pezeshkian ha dichiarato l’impegno a rivolgersi all’Occidente con l’obiettivo di revocare le sanzioni. Allo stesso tempo, la sua prima chiamata a un leader straniero è stata, a quanto si dice, con il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah. Queste dinamiche indicano un delicato atto di bilanciamento, e questo impegno con l’Occidente probabilmente riguarderà il programma nucleare e le politiche regionali dell’Iran.
Tornando agli effetti dell’attacco a Majdal Shams, in una scuola dove hanno perso la vita dodici persone e dove almeno trenta sono rimaste ferite: le Nazioni Unite, Giordania, Egitto, Francia, Germania hanno chiesto una de escalation rispetto agli eventi. Stati Uniti, Danimarca, Norvegia, Francia, Germania, e Arabia Saudita sono solo i nomi di alcune nazioni che hanno chiesto ai propri connazionali di non recarsi in Libano e a quelli che sono in Libano hanno chiesto di rientrare. In tilt il traffico aereo. Interruzione dei voli in Libano in attesa della risposta di Israele: Lufthansa, Swiss International ed Eurowings hanno sospeso i voli per Beirut fino al 6 agosto.
La compagnia aerea greca Aegean Airlines ha cancellato alcuni voli e sta valutando la situazione quotidianamente. Qatar Air sta modificando il suo programma di volo. MEA ha riprogrammato alcuni voli di domenica e lunedì. La compagnia tedesca Lufthansa ha annunciato la sospensione dei voli per Beirut fino al 5 agosto. Air France e Transavia hanno dichiarato di aver sospeso i voli per Beirut per timori di un aumento delle tensioni tra Hezbollah e Israele.
Secondo la ricostruzione dell’accaduto le IDF e gli Stati Uniti affermano che sia stato un Falaq-1 usato da Hezbollah per colpire la base militare israeliana che è sita oltre la collina dove si trova il villaggio druso di Majdal Shams ad arrivare corto e colpire la scuola drusa. Hezbollah ha negato ogni responsabilità. L’Esercito Israeliano nella giornata del 28 ha affermato che l’attacco non è stato intenzionale. Caleb Sif, presidente dell’Iniziativa Drusa, membro del partito Hadash: “I missili che hanno colpito i villaggi drusi e la Galilea sono missili intercettori Iron Dome”.
L’IDF ha diffuso le prove che le schegge trovate ieri sul luogo di un attacco missilistico a Majdal Shams corrispondono a un missile Falaq-1 di fabbricazione iraniana utilizzato da Hezbollah. L’IDF rivela anche la traiettoria di volo del razzo lanciato dall’area di Shab’a, nel sud del Libano.
L’autorità spirituale drusa, lo sceicco Abu Youssef Amin Al-Sayegh, ha rilasciato un videomessaggio in seguito al tragico incidente a Majdal Shams dove invita i drusi a stare attenti ai tentativi di “piantare sedizione” e “separarli dall’ambiente circostante” e a “non permettere a coloro che hanno tentazioni di sfruttare questa ferita”.
Critiche ai social che postano dichiarazioni di odio da parte dei drusi contro Hezbollah riferendo che quelli che postano non sono drusi siriani del Golan ma drusi israeliani.
II Capo di Stato Maggiore IDF ha chiarito che le forze militari israeliane adottano una posizione contraria all’attacco alle infrastrutture in Libano. Piuttosto, secondo loro, bisogna concentrarsi su Hezbollah, ed espandere le azioni mirate contro questa struttura. La Radio dell’esercito israeliano afferma: “Israele non è interessato a una guerra globale con Hezbollah, ma solo a infliggergli un duro colpo”. Alla fine del Gabinetto secondo il corrispondente militare israeliano, Alon Ben David: “Gli obiettivi che l’esercito israeliano ha presentato a livello politico per l’approvazione da colpire in Libano in risposta all’incidente di Majdal Shams sono tutti obiettivi militari”.
Nonostante le rassicurazioni di alcuni, c’è chi afferma, che l’esercito israeliano stia spostando uomini e mezzi nel nord al confine con li Libano. Il sito web israeliano Wala scrive: “L’esercito israeliano non si sta solo preparando a lanciare un drammatico attacco contro il Libano, ma si sta anche preparando a respingere un previsto attacco di Hezbollah dall’aria e dal suolo”. Le forze di riserva avrebbero ricevuto chiamate segrete per prepararsi a una possibile escalation imminente. Inoltre, i volontari medici per Israele hanno appena lanciato un appello urgente per chirurghi generali, chirurghi toracici, chirurghi traumatologici e anestesisti per aiutare a gestire gli ospedali del nord di Israele.
L’ufficio del primo Ministro afferma che i membri del gabinetto hanno “autorizzato il primo Ministro e il ministro della Difesa a decidere il modo di rispondere a Hezbollah e i tempi”. “Mi piacerebbe molto vedere Beirut bruciare oggi, andare a fuoco in risposta all’evento che è accaduto” Yitzhak Wasserlauf, ha detto il Ministro israeliano del Negev, Galilea e Resilienza nazionale.
Sempre da fonti social si apprende che i treni ad Haifa saranno fermi per alcuni giorni, in preparazione di un’escalation con Hezbollah e per evitare un evento con vittime di massa. Il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz ad un incontro con la stampa: “Ci stiamo avvicinando al punto di una guerra su vasta scala nel nord contro Hezbollah”.
I media militari di Hezbollah hanno pubblicato un video intitolato “Non vi resteranno più carri armati”, si tratta di un riferimento a ciò che Hassan Nasrallah ha detto nel suo ultimo discorso, una citazione che è stata anche presente nel video: “Se i vostri carri armati arriveranno in Libano e nel Libano meridionale, non soffrirete di una carenza di carri armati, perché non vi resteranno più carri armati”. Hezbollah è in massima allerta e ha evacuato diversi “siti chiave” nel Libano orientale e meridionale in caso di un possibile attacco israeliano. L’Iran avrebbe dato a Hezbollah il permesso di rispondere all’attacco israeliano: “La profondità dell’attacco israeliano in Libano sarà pari alla profondità della risposta di Hezbollah”.
Mentre la scuola drusa veniva attaccata, gli Houthi hanno presentato il missile balistico antinave Assif, un adattamento del missile iraniano Fatah. Questo missile ha una gittata fino a 450 km e trasporta una testata del peso di 380 kg. Il ministro dell’Informazione dello Yemen ha affermato che le guardie rivoluzionarie stanno trasferendo migliaia di cittadini pakistani e afghani in gruppi nelle regioni controllate dagli Houthi.