I tassi di metapneumovirus umano (HMPV), una malattia respiratoria che provoca sintomi simili a raffreddore e influenza, sono in aumento nelle regioni settentrionali della Cina (e in Kazakistan ndr), sollevando preoccupazioni circa la possibile diffusione del virus.
Ma gli esperti rassicurano che un aumento dei casi è tipico della stagione invernale, quando diverse infezioni respiratorie come l’influenza, il Covid-19 e il virus respiratorio sinciziale (RSV) solitamente registrano un andamento in aumento.
“La Cina sta vivendo un’ampia epidemia di casi di metapneumovirus umano (HMPV) al momento. Sebbene questa sia una priorità per il sistema sanitario cinese, non dovrebbe portare a preoccupazioni immediate su una nuova pandemia”, ha affermato Sanjaya Senanayake, specialista in malattie infettive presso l’Australian National University.
L’HMPV non è un virus nuovo: è stato scoperto nei Paesi Bassi nel 2001. I sintomi della malattia, che appartiene alla stessa famiglia dell’RSV, includono tosse, febbre, mal di gola, congestione nasale e mancanza di respiro. Nei casi gravi, l’infezione può progredire in bronchite o polmonite, soprattutto nei bambini, negli anziani e in coloro con un sistema immunitario indebolito. Attualmente non esiste un vaccino per l’HMPV.
Il Center for Disease Control Prevention cinese ha affermato alla fine dell’anno scorso che gli ospedali stavano assistendo a un trend in aumento nel tasso di positività all’HMPV nei bambini di età inferiore ai 4 anni, in particolare nelle province settentrionali, insieme a un aumento dei casi di RSV e influenza. Sono stati rilevati anche tre casi di HMPV in India.
Anche l’Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito (UKHSA) ha riferito la scorsa settimana che i tassi di HMPV “sono aumentati leggermente” al 4,5%, con i tassi di positività più elevati nei bambini di età inferiore ai 5 anni.
Nel quinto anniversario della pandemia di Covid-19, crescono le preoccupazioni circa la pericolosità del virus. Ma gli esperti affermano che è prevedibile un aumento stagionale delle infezioni respiratorie.
“[HMPV] probabilmente causa infezioni negli esseri umani da molto più tempo, ma aveva bisogno della tecnologia corretta per individuarlo”, ha affermato Senanayake. “A questo punto, è probabile che la Cina stia vivendo una brutta stagione HMPV, allo stesso modo in cui in alcuni anni abbiamo una travolgente stagione influenzale”.
Jill Carr, virologa presso il College of Medicine and Public Health della Flinders University, in Australia, ha affermato che la situazione è “molto diversa dalla pandemia di Covid-19, in cui il virus era completamente nuovo negli esseri umani e si è originato da un contagio dagli animali, per poi diffondersi a livelli pandemici perché non c’erano state precedenti esposizioni o immunità protettiva nella comunità”.
Gli esperti di sanità pubblica incoraggiano le persone a seguire le stesse precauzioni previste per altre infezioni respiratorie, tra cui restare a casa quando si è malati, lavarsi le mani e indossare una mascherina in pubblico.
Claudia Chiappa