Diritti, Sport

Il razzismo nel calcio e nella musica

Diciamolo subito, senza tanti giri di parole: il razzista, è una persona sana? Si sente superiore in nome di qualcosa che è niente. In realtà invece è inferiore perché disumano. Nel pensiero, nella mente. Il colore della pelle non è diversità. Le recenti dichiarazioni di Arrigo Sacchi hanno sollevato tante polemiche, in Italia e all’estero. Lui si difende: “Ho 68 anni, non sono mai stato razzista e non lo sarò mai. Non fa parte del mio modo di essere e della mia mentalità. Il mio voleva essere solo un allarme su un problema etico, non solo calcistico”. Appunto. Il problema non è soltanto di forma, è sostanziale.

Ecco le parole pronunciate dall’ex allenatore del grande Milan degli olandesi Gullit-Rijkaard-Van Basten in un’intervista rilasciata in occasione della consegna dei premi “Maestrelli 2015” a Montecatini Terme: “Io mi vergogno di essere italiano, ma anche voi dovreste vergognarvi. Noi non abbiamo una dignità, non abbiamo un orgoglio italiano. Ci son squadre con 15-16 stranieri, si mette il business al primo posto… Oggi vedevo il Torneo di Viareggio: io non sono razzista, ho avuto Rijkaard, però vedere così tanti giocatori di colore, vedere così tanti stranieri è un’offesa per il calcio italiano”.

La bella cantante di colore Chanty, una delle otto nuove proposte del Festival di Sanremo 2015, ha dichiarato: “Sono nata in Tanzania, alle falde del Kilimangiaro. Sono arrivata in Italia all’età di 10 anni, perché mio papà è italiano e sentiva l’esigenza di rincontrarsi con le sue radici. Finché non sono venuta in Italia non mi sono mai accorta di essere una donna di colore. Qui ho dovuto tirar fuori tutta la mia grinta per dimostrare agli altri che avevo un valore equiparabile al loro. Il problema è la diffidenza che riscontri a pelle con le persone, che non hanno un’apertura e una fiducia spontanea nei tuoi confronti”.

Chantal Saroldi, 22 anni, viene da una famiglia in cui la mamma è tanzaniana: lì c’è una società matriarcale, dove la figura della donna è importante, prende le decisioni in famiglia. Lei continua: “C’è una bella e recente intervista della cantante islandese Björk in cui afferma che anche nel mondo della musica è molto più difficile per una donna, che deve ripetere le cose e farsi valere costantemente”. Nel video “Ritornerai” lei è avvolta, costretta in una camicia di forza: “Ho voluto affrontare la tematica dell’amore dal punto di vista dell’amante donna, sempre demonizzata. L’amante maschio, colui che tradisce non è colpevole, mentre colei che induce tradimento si”.

A Sacchi hanno risposto in tanti, a partire dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Delrio che ha definito “un grave errore” le parole di Arrigo. Per il procuratore di Balotelli e Pogba Mino Raiola, Sacchi “si deve vergognare di quello che ha detto. Io mi vergogno di essere suo connazionale”. Le sue frasi sono state riprese anche dal quotidiano inglese “The Guardian” e l’ex calciatore Gary Lineker ha così commentato: “Ancora troppi razzisti nel calcio italiano”. L’ex C.T. della Nazionale italiana, interpellato sulle ultime esternazioni di Lotito, ha chiosato: “A volte un bel tacer non fu mai scritto”. Infatti. Io, invece di rispondere, ho preferito ascoltare il suono delle parole di una giovane donna. Di colore, naturalmente!

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