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In Francia la casa è un sogno

Case fatiscenti, mura senza vernice e nere d’umidità, tubi scoperti e caravan con bagno all’esterno. È “L’abri de rien”, il web documentario sulla precarietà abitativa in Francia, realizzato dalla Fondation Abbé Pierre. Non un video invadente, ma foto e voci di chi da  anni risparmia e lotta per comprare piccoli pezzi di una casa un po’ più vicina al miraggio di un accogliente focolare col giardino. Raccontando, invece, di quando essere proprietari della propria abitazione non è più una sicurezza, ma una trappola – spiegano i realizzatori. Nonostante i recenti interventi del Governo d’Oltralpe per favorire l’accesso ad un alloggio dignitoso, infatti, il mal-logement resta una piaga ancora aperta in Francia.

Con classi medie e ceti poveri in eterna lotta per conquistare la proprietà del proprio rifugio, vere e proprie “case del diavolo”, raccontano i testimoni. Sempre più indebitati, anche per 22m2 da dividere in sei. Finendo talvolta in garage senza finestre. Un disagio spesso celato tra le mura domestiche, ma tutt’altro che privato – spiega la Fondation Abbé Pierre. Che aumenta drammaticamente di anno in anno, passando da 565.000 nuclei familiari indietro con pagamenti e prestiti immobiliari nel 2006 a quota 3.657.000 persone attualmente in situazione di precarietà abitativa. E oltre 5.300 bambini affetti da saturnismo, un’intossicazione da piombo dovuta all’insalubrità dei propri alloggi.

Paola Battista (West)

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