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Nord di Gaza, MSF: “Ci sfamiamo con mangime per asini e uccelli e l’erba ai lati delle strade”. Ascolta l’audio

Costretti a sfamarsi con mangime per uccelli e asini. Senza acqua potabile, elettricità né medicine. È il racconto di uno degli operatori di Medici Senza Frontiere (MSF) bloccato con la sua famiglia al nord della Striscia di Gaza, dove da mesi non arrivano sufficienti aiuti umanitari.

Qui di seguito le parole di Suhail Habib, membro dello staff di MSF a Gaza (AUDIO-TESTIMONIANZA in arabo SCARICABILE QUI).

Ecco la trascrizione.

“La vita è diventata 5 volte più difficile. Non riusciamo a trovare la farina perché l’esercito israeliano l’ha bloccata. Siamo costretti a mangiare cibo per animali per sopravvivere. A volte mangiamo mangime per uccelli e asini e a volte l’erba che raccogliamo agli angoli delle strade. Cerchiamo di sopravvivere alla fame.

Sono tre giorni che non mangio e mia moglie continua a chiedermi: “Cosa hai mangiato oggi?”. Io rispondo che non ho fame. Torno a casa a mani vuote, senza cibo, senza farina, senza pane, senza riso. Oggi 1 kg di riso costa 33 dollari, perciò non riesco a sfamare i miei figli.

Non abbiamo acqua pulita, non c’è acqua potabile. Non abbiamo elettricità né medicine.

Mia madre soffre di pressione alta e di diabete e non riusciamo a procurarci i farmaci. Molte persone a Gaza soffrono di problemi respiratori a causa del fumo e della polvere dei bombardamenti. Anche le malattie trasmissibili si stanno diffondendo rapidamente”.

Palestinians line up for a free meal in Rafah, Gaza Strip, Thursday, Dec. 21, 2023. International aid agencies say Gaza is suffering from shortages of food, medicine and other basic supplies as a result of the two and a half month war between Israel and Hamas. (AP Photo/Fatima Shbair)

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