Lunedì mattina i carabinieri di Castel Gandolfo (Roma) hanno fermato una donna di 65 anni accusata dalla Procura di Velletri di avere ucciso, nella notte tra il 28 e il 29 settembre scorso, il fratello utilizzando delle forbici da sarto.
Dalle indagini dei militari, coordinati dalla Procura di Velletri, è emerso che la donna, in cura da molto tempo per disturbi psichiatrici e il cui amministratore di sostegno era proprio il fratello, con cui viveva, avrebbe colpito l’uomo nel sonno alla carotide e in varie parti del corpo con le forbici, poi infierendo sul cadavere con un coltello da cucina. Successivamente, nella serata di domenica, la donna ha atteso in casa l’altro fratello, che andava abitualmente a fare visita a lei e alla madre malata, allettata per una grave patologia. Al suo ingresso nell’abitazione, aperta con un duplicato di chiavi in suo possesso, la donna, in forte stato di agitazione, lo ha aggredito al volto con un paio di forbici, particolarmente acuminate. A quel punto l’uomo è riuscito a difendersi, colpendo e disarmando la sorella e chiamando il 112. Sul posto sono intervenuti immediatamente i carabinieri di Ciampino che hanno bloccato la donna e ne hanno curato il suo trasporto, per accertamenti clinici, presso l’ospedale “Sandro Pertini” di Roma dove, successivamente, in sede di interrogatorio, ha ammesso le proprie responsabilità. Nel corso del sopralluogo, i carabinieri del Nucleo Investigativo di Frascati hanno sequestrato le armi bianche ed altri oggetti alle indagini. La donna fermata è stata condotta nella casa circondariale di Rebibbia femminile di Roma. (lapresse)
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