Ambiente

Uranio e cesio nei campi di Andrano

“Il nostro Comune è più che disponibile a supportare con ogni strumento possibile le indagini della Procura per fare chiarezza sull’accaduto. Al momento, aspettiamo i risultati delle analisi che ad ora appaiono contrastanti e ancora poco chiare”.

Con queste parole Mario Accoto, sindaco di Andrano interviene sull’allarme lanciato in seguito al dossier dei carabinieri del Noe che rimbalza su tutte le cronache locali generando paure e timori nella popolazione del paese del Sud Salento. Stando ai rilievi effettuati in alcuni terreni appena fuori dal centro abitato di Andrano sarebbero state riscontrate alcune tracce di uranio e cesio, due elementi radioattivi molto pericolosi.

La loro presenza sarebbe stata rilevata nei mesi scorsi grazie alle indagini effettuate con gli elicotteri del programma sicurezza “Miapi” dotati di attrezzature apposite che hanno sorvolato il Salento alla ricerca di fonti di radiazioni e inquinamento del territorio come richiesto dal Ministero dell’Ambiente. Le analisi e le campionature sono andate avanti per tutta l’estate.

L’indice di radioattività rilevato in tre dei cinque terreni campionati ad Andrano, situati a ridosso della provinciale che collega la cittadina alla vicina Tricase, sarebbe pari a 0.8 microsievert, dato di poco inferiore al limite stabilito dalla legge di 1.0 microsievert.

Da questi riscontri il Noe ha richiesto l’intervento dell’Arpa Puglia che a sua volta ha effettuato nuovi sopralluoghi, analisi e accertamenti. I risultati ottenuti hanno fatto emergere il dato riguardante la concentrazione di uranio e cesio, che nel primo caso potrebbe anche derivare dalla natura del terreno. I dati contraddittori hanno fatto scattare i dubbi e sospetti degli inquirenti e la relativa apertura di un fascicolo d’inchiesta da parte della Procura della Repubblica di Lecce, docpo che il Noe ha trasmesso il dossier alla magistratura. Ora il suolo sarà oggetto di carotaggi utili ad accertare l’esistenza nel sottosuolo di questi elementi radioattivi come disposto dal sostituto procuratore Antonio Negro. Sulla vicenda ci sono opinioni e pareri discordanti che solo ulteriori accertamenti potranno chiarire.

“La notizia, che apprendiamo oggi, è un monito a lavorare con tutte le autorità per difendere la salute dei cittadini e del territorio” dichiara il sindaco di Andrano Mario Accoto. “Quanto emerge dall’istruttoria aperta dalla Procura, infatti, – prosegue il primo cittadino – restituisce un quadro opaco con dati insufficienti a creare allarmismi e speculazioni, sui quali Arpa Puglia e Ministero dell’Ambiente presentano versioni completamente differenti”. Accoto sottolinea che l’amministrazione di cui è a capo non si tirerà indietro per realizzare eventuali necessarie operazioni di bonifica e invita la popolazione a non lasciarsi prendere dal panico. “Il Comune si adopererà con ogni mezzo e coopererà con ogni istituzione per mettere in sicurezza il territorio. Inoltre nel caso saranno riscontrate responsabilità da parte di privati – conclude -valuterà tutte le eventuali azioni legali a tutela della salute dei cittadini e dell’immagine del proprio territorio. Infine, come già dimostrato con l’avvio del Cantiere per la Sussidiarietà sul tema ‘Discariche e tumori nel Salento’ e con l’incontro tematico sulle trivellazioni, questo Comune si farà promotore di iniziative di indagine, analisi, informazione, sensibilizzazione e collaborazione”. (ilpaesenuovo)

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