Editoriale

Il riso abbonda sulle news degli stolti

Dormi male, soffri di diarrea, hai la pancia gonfia o l’emicrania? Fatto salvo i casi che richiedono necessariamente l’aiuto di uno psicoterapeuta o il parere di altri specialisti, ci troviamo di fronte al solito dilemma: meglio sottoporsi a una snervante medicalizzazione con mille inutili, costosi test o il sistema empirico? Alcuni luminari dello Spallanzani di Roma, quando non si tratta di combattere uno specifico virus come l’epatite C (sono 600mila gli italiani in attesa della molecola risolutiva che solo il sistema sanitario tedesco garantisce gratuitamente) non hanno dubbi: “Provi a eliminare dalla dieta per 15 giorni prima gli alimenti che contengono glutine, la componente proteica dei cereali (presente in farina, pane, pasta, pizza, biscotti ed in genere in tutti i prodotti da forno) e poi il latte e suoi derivati. Provi”.  Parere competente che il Restomancia fa proprio e rilancia ai suoi lettori che amano risolvere a tavola tanti piccoli quanto, a volte, devastanti disturbi.

Altre testate, come l’Ansa, si affidano invece alla cultura organicistica americana secondo cui la realtà umana non è altro che un sistema idraulico che regola i livelli di serotonina, il cosiddetto “ormone del buonumore”. Inutile quindi ostinarsi a curare depressione e altri disturbi del pensiero, d’ora in poi secondo una ricerca della Kanazawa Medical University, in Giappone, pubblicata sulla rivista Plos One, basterà mangiare più riso per fare sogni d’oro.

Questo alimento avrebbe infatti, secondo la notizia rilanciata dalla più importante agenzia giornalistica italiana, un indice glicemico più alto di quello di altri cibi ricchi di carboidrati, come pasta e pane, e aumenta il livello di una proteina  coinvolto anche nel meccanismo di induzione del sonno.

Gli studiosi hanno analizzato 1.848 persone di età compresa tra 20 e 60 anni dal punto di vista alimentare, facendo loro annotare tutte le volte in cui mangiavano noodles, pane o riso, e dal punto di vista del sonno, valutandone la qualità secondo una scala di riferimento utilizzata a livello internazionale.

Hanno scoperto che chi consumava più riso rispetto ad altri carboidrati come la pasta o il pane riposava meglio.

L’ipotesi avanzata nello studio è che questo alimento avendo un indice glicemico (che misura la velocità di trasformazione di carboidrati in zuccheri nel sangue) più alto di quello degli altri cibi ricchi di carboidrati fa aumentare i livelli di una proteina chiamata triptofano, favorendo la produzione di serotonina, che tra le altre funzioni ha anche quella di favorire il sonno. Cose da pazzi.

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