I terremoti sismici sono rari in Francia. I terremoti politici, piuttosto più frequenti.  Quelli giudiziari, non ne parliamo. Anzi sì, almeno per introdurre l’argomento. Doveroso partire da Nicolas Sarkozy e consorte per i soldi ricevuti nel 2007 da Muammar Gheddafi, più tardi bombardato per chiudere il contenzioso, diciamo, diplomatico. Ma concentriamoci ora sulla formazione attiva dal 1972 (e le cui radici risalgono a un decennio prima), con un proprio apparato, proprie tradizioni e un insieme di ideologie, tutte provenienti dai fascismi europei, come ha ben documentato nel tempo il prof. Giovanni Savino.

Ci riferiamo, ovviamente, al partito di Jordan Bardella finito nel mirino della Procura di Parigi. Stando a fonti beninformate, il 2 luglio è stata infatti aperta un’indagine giudiziaria sul sospetto di finanziamento illecito della campagna di Marine Le Pen durante le elezioni presidenziali del 2022 .

È aperto per diversi motivi: prestito da parte di una persona giuridica a un candidato in campagna elettorale; accettazione da parte di un candidato in una campagna di prestiti da una persona giuridica; appropriazione indebita di beni da parte di soggetti esercitanti pubbliche funzioni; frode commessa ai danni di una persona pubblica; falsificazione e uso di falsificazione, ha detto a BFMTV una fonte giudiziaria, poi l’accusa.

Una decisione presa dopo un rapporto della Commissione nazionale per i conti delle campagne e il finanziamento politico (CNCCFP) risalente al 2023.

Durante ogni elezione, ai candidati è vietato superare un limite di spesa stabilito dalla legge. Con le fatture giustificative, il CNCCFP esamina quindi i conti elettorali di ciascun candidato per vedere se è rimasto sulla buona strada.

Se i candidati hanno rispettato le regole stabilite, lo Stato rimborsa loro una parte delle spese elettorali. Ma se i candidati non rispettano le regole, il CNCCFP può “riformare” il loro conto elettorale, ridurre il rimborso concesso dallo Stato e, se necessario, intraprendere azioni legali per indagare.

È su questa base che il CNCCFP ha presentato alla procura di Parigi un rapporto, ai sensi dell’articolo 40, sul resoconto elettorale di Marine Le Pen durante le elezioni presidenziali del 2022.

Fin qui la cronaca giudiziaria. Tornando all’attualità politica eccoci, sette anni dopo che l’ascesa di Emmanuel Macron ha trasformato il panorama politico del Paese, con le elezioni parlamentari dello scorso fine settimana che ne hanno nuovamente alterato i tratti.

Per saperne di più seguiamo le tracce lasciaate da John Lichfield su Politico. Al di là dei titoli — la “sconfitta dell’estrema destra”, la “ripresa della sinistra” — la politica francese sta iniziando a riallinearsi su un modello più familiare di sinistra contro destra. Nel breve termine, un’ulteriore frammentazione delle alleanze ha lasciato l’Assemblea nazionale senza una maggioranza evidente — o addirittura una minoranza dominante — per la prima volta nei 60 anni della quinta repubblica.