Politica

“Cambiamo marcia”, i metalmeccanici chiedono un futuro. Giornata di sciopero unitario Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil del settore automotive e manifestazione nazionale a Roma. Landini: “Meloni convochi il tavolo”

Giornata di sciopero unitario del settore automotive e di manifestazione nazionale a Roma: Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil si mobilitano insieme, sotto lo slogan “Cambiamo marcia: acceleriamo verso un futuro più giusto”. I sindacati dei metalmeccanici scendono in piazza per difendere l’occupazione e rilanciare il futuro dell’industria dell’auto in Italia, a partire dai siti Stelllantis. Lo sciopero è partito dal primo turno di lavoro.

Il corteo a Roma ha mosso i primi passi da piazza Barberini diretto a piazza del Popolo, dove i segretari generali dei sindacati dei metalmeccanici, Ferdinando Uliano, Michele De Palma e Rocco Palombella intergono dal palco. In piazza anche i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri. Presenti delegazioni di sindacati europei e mondiali alla manifestazione, dove sono previsti migliaia di lavoratori provenienti da tutta Italia. Tra i lavoratori anche i leader dell’opposizione.

Per i sindacati “Stellantis in Italia e in generale l’automotive in Europa sono al collasso. Sono irrimediabilmente a rischio la prospettiva industriale e occupazionale” e per questo, come si legge nel volantino dello sciopero, “servono urgenti risposte da parte di Ue, governo, Stellantis e aziende della componentistica“. Anche Fismic Confsal, Uglm e Associazione Quadri sono in diverse piazze – Torino, Bari, Potenza, Napoli, Avellino, Cassino e Termoli – con lo slogan “L’automotive merita di più”.

Landini, Cgil: Meloni convochi il tavolo

“Questo sciopero chiede in modo esplicito al governo e alla presidente del Consiglio di convocare un tavolo con Stellantis, tutta la componentistica e tutte le organizzazioni sindacali”. A dirlo è il segretario generale Cgil Maurizio Landini, partecipando alla manifestazione: “Non possiamo più aspettare, c’è bisogno di un piano industriale che rilanci la produzione nel nostro Paese. Ma occorre che quest’azione abbia una dimensione europea, perché è a rischio l’intero sistema industriale continentale”.

Landini ha rimarcato che la manifestazione dice anche che “bisogna aumentare i salari, ridurre la precarietà, fare una lotta senza quartiere all’evasione fiscale, trovare un sistema fiscale che recuperi risorse dalla rendita finanziaria e dai profitti, risorse che servono per fare investimenti e creare lavoro”.

Un saluto e una stretta di mano tra Elly Schlein e Giuseppe Conte a margine della manifestazione dei metalmeccanici in corso in piazza del Popolo a Roma. La leader del Pd era arrivata in piazza andando sotto il palco.

Il presidente del M5s, arrivando, era stato fermato da lavoratori e sindacalisti per foto e strette di mano. Poco dopo, mentre Conte stava parlando con alcuni lavoratori torinesi di Mirafiori, Schlein l’ha raggiunto. Entrambi hanno assicurato agli operai presenti un impegno comune sull’automotive.

“Io rispetto molto i sindacati che oggi stanno manifestando e rispetto molti le indicazioni del Parlamento. Per questo la convocazione di Stellantis la farò solo domani”. Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. “Sono molto vicino ai sindacati e ai lavoratori, loro lo sanno” ha aggiunto.

 

 

 

 

 

 

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