Gli utenti Microsoft di tutto il mondo, tra cui banche e compagnie aeree, hanno segnalato venerdì interruzioni diffuse, poche ore dopo che l’azienda tecnologica ha dichiarato di aver gradualmente risolto un problema che riguardava l’accesso alle app e ai servizi di Microsoft 365.
La causa, la natura esatta e la portata dell’interruzione non erano chiare. Microsoft sembrava suggerire nei suoi post X che la situazione stava migliorando, ma interruzioni in aumento venivano ancora segnalate in tutto il mondo ore dopo.
Il sito web DownDectector, che tiene traccia delle interruzioni di Internet segnalate dagli utenti, ha registrato un aumento delle interruzioni nei servizi di Visa, ADT Security e Amazon, nonché presso compagnie aeree tra cui American Airlines e Delta.
I notiziari in Australia hanno riferito che compagnie aeree, provider di telecomunicazioni e banche, emittenti radiotelevisive sono stati interrotti perché hanno perso l’accesso ai sistemi informatici. Anche alcune banche neozelandesi hanno dichiarato di essere offline.
Microsoft 365 ha pubblicato su X che l’azienda stava “lavorando per reindirizzare il traffico interessato verso sistemi alternativi per alleviare l’impatto in modo più rapido” e che stava “osservando un trend positivo nella disponibilità del servizio”.
L’azienda non ha risposto alla richiesta di commento. Non ha spiegato ulteriormente la causa dell’interruzione.
Tra le interruzioni australiane segnalate sul sito rientrano quelle delle banche NAB, Commonwealth e Bendigo, delle compagnie aeree Virgin Australia e Qantas, nonché dei provider Internet e telefonici come Telstra.
Le emittenti televisive australiane, tra cui ABC e Sky News, non sono riuscite a trasmettere sui loro canali TV e radio e hanno segnalato spegnimenti improvvisi dei computer basati su Windows.
Un utente X ha pubblicato uno screenshot di un avviso della società Crowdstrike che affermava che la società era a conoscenza di “segnalazioni di crash su host Windows” relative alla sua piattaforma Falcon Sensor. L’avviso è stato pubblicato su un sito Crowdstrike protetto da password e non è stato possibile verificarlo. Crowdstrike non ha rilasciato commenti neanche in questo caso.