Un detenuto di circa 30 anni, questa volta italiano, si è impiccato nella sua cella del reparto G12 della casa circondariale di Roma Rebibbia. E’ il 59esimo suicidio in carcere in Italia dall’inizio dell’anno.
«Si tratta di una carneficina che ha evidenti responsabilità politiche e amministrative – denuncia Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa Polizia penitenziaria – 14.500 detenuti in più rispetto ai posti disponibili, 18mila unità mancanti alla Polizia penitenziaria, carenze nell’assistenza sanitaria e psichiatrica, illegalità diffusa e disorganizzazione imperante non si possono affrontare con le chiacchiere del Governo, cui assistiamo anche in queste ore. Il commissario straordinario all’edilizia penitenziaria è già fallito negli anni passati e di certo, anche questa volta, per stessa ammissione del ministro Carlo Nordio, non potrà produrre effetti, se non a lungo termine».