I combattimenti nel nord della Siria tra le forze governative e combattenti jihadisti hanno causato più di centotrenta morti, secondo il nuovo bilancio fornito giovedì dall’organizzazione non governativa (ONG) Osservatorio siriano per i diritti umani, che riferisce di un’offensiva lanciata contro i territori controllati dal governo vicino ad Aleppo.
Il Ministero della Difesa siriano ha dichiarato per parte sua di aver bloccato un “attacco su larga scala” ancora in corso.
Si tratta degli scontri “più violenti” da anni in quest’area; la provincia di Aleppo e i suoi territori, in mano al regime di Bashar al-Assad, confinano con l’ultima grande roccaforte ribelle e jihadista di Idleb, secondo l’ONG.
I jihadisti di Hayat Tahrir al-Sham (HTS), che controllano Idleb, hanno lanciato un’”operazione” contro i territori del regime mercoledì, stando all’osservatorio. L’ONG ha riferito di villaggi conquistati dai jihadisti nella provincia occidentale di Aleppo e in un settore della provincia di Idleb controllato dal governo.
I combattimenti, che a volte si svolgerebbero a meno di 10 km dalla metropoli di Aleppo controllata dal governo, hanno causato 132 vittime da mercoledì.
Tra questi, 65 combattenti jihadisti, 18 membri di gruppi alleati e “49 membri delle forze del regime”, ha dichiarato l’ONG con sede a Londra, che dispone di una vasta rete di fonti in Siria.
I combattimenti si stanno svolgendo anche nei pressi di un’autostrada che collega Aleppo alla capitale Damasco, che i jihadisti stanno cercando di raggiungere per tagliare questa via strategica.
In un comunicato, il Ministero della Difesa siriano ha affermato che i jihadisti e i loro alleati hanno lanciato mercoledì mattina “un attacco su larga scala su un ampio fronte con un gran numero di terroristi che hanno usato armi pesanti per colpire villaggi, località e posizioni militari”.
Chi sono i jihadisti di HTS
Hay’at Tahrir al-Sham (HTS), comunemente noto come Tahrir al-Sham, è un’organizzazione politica e armata islamista sunnita coinvolta nella guerra civile siriana. Fondata il 28 gennaio 2017, HTS è nata dalla fusione di diversi gruppi ribelli, tra cui Jabhat Fateh al-Sham (precedentemente noto come Jabhat al-Nusra), Jaysh al-Ahrar, Ansar al-Din Front, Jaysh al-Sunna, Liwa al-Haqq e Nour al-Din al-Zenki Movement. L’obiettivo principale di HTS è rovesciare il regime di Bashar al-Assad e stabilire un governo islamico in Siria. Il gruppo è noto per utilizzare tattiche di guerriglia, attacchi suicidi e unità di armi leggere per condurre le sue operazioni. HTS è considerato un’organizzazione terroristica da diversi paesi.
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