Il Comitato per la protezione dei giornalisti chiede alle autorità egiziane di rilasciare immediatamente il commentatore e analista economico Abdel Khaleq Farouk , arrestato il 20 ottobre con l’accusa di essersi unito a un’organizzazione terroristica e di aver diffuso notizie false e incitanti, per aver presumibilmente criticato le politiche economiche del presidente Abdel-Fattah el-Sisi in più di quaranta articoli.
“L’arresto di Abdel Khaleq Farouk dimostra ancora una volta quanto il governo egiziano sia disposto ad arrivare per soffocare i resoconti e i commenti con cui non è d’accordo”, ha affermato Yeganeh Rezaian, coordinatore ad interim del programma Medio Oriente e Nord Africa del CPJ. “L’Egitto deve lasciare andare Farouk senza accuse, rilasciare il giornalista Ahmed Bayoumi, arrestato il mese scorso, e fermare la sua nuova e intensificata campagna di incarcerazione della stampa”.
Farouk è comparso davanti alla Procura suprema per la sicurezza dello Stato (SSSP) il 21 ottobre. Una fonte legale anonima ha detto a The New Arab che il suo arresto è stato probabilmente motivato da una serie di articoli che ha pubblicato sul suo account Facebook. Questi articoli erano critici nei confronti delle politiche economiche del presidente Abdel Fattah el-Sisi, in particolare per quanto riguarda la costruzione della Nuova capitale amministrativa dell’Egitto e la posizione di Sisi sulla guerra tra Israele e Gaza. Farouk era stato precedentemente arrestato nell’ottobre 2018 dopo aver pubblicato un libro che metteva in discussione le politiche economiche del governo.
In un caso separato, il giornalista Ahmed Bayoumi dell’emittente indipendente Erem News è stato arrestato il 16 settembre e le circostanze del suo arresto e il luogo in cui si trova non sono stati resi noti . Bayoumi era stato precedentemente arrestato nel dicembre 2017 e accusato di essersi unito a un’organizzazione terroristica e di aver diffuso notizie false. È stato tenuto in detenzione per due anni prima di essere rilasciato nel dicembre 2019.
Il 9 settembre, il CPJ, insieme ad altre 34 organizzazioni per i diritti umani e la libertà di stampa, ha rilasciato una dichiarazione congiunta condannando i recenti arresti e le sparizioni forzate di altri quattro giornalisti egiziani, Ashraf Omar, Khaled Mamdouh, Ramadan Gouida e Yasser Abu Al-Ela, e chiedendo il loro rilascio incondizionato. I quattro giornalisti rimangono in detenzione.
Hai letto altri articoli sul nostro giornale?
Se lo hai fatto, avrai colto gli sforzi della redazione nell’aiutare tutti a comprendere questo pazzo mondo affinché tutti possano contribuire quanto meno a non peggiorarlo. L’idea è quella di far sapere per saper fare. Cerchiamo di realizzare in pratica un giornalismo chiaro e accessibile per potenziare la comprensione e l’azione.
Se non sei pronto a collaborare come inviato, inserzionista o azionista, anche piccoli contributi sono significativi nel supportare un modello sostenibile per il giornalismo di frontiera.
Grazie di far parte della nostra comunità. Pino di Maula
Ora è il momento di agire. Unisciti al nostro progetto editoriale
anche quando le notizie sono gratuite, il giornalismo non lo è
sostienilo consapevolmente