Il governo del Mozambico sul massacro di civili nell’impianto di gas TotalEnergies: “Non sapevamo”

Il Ministero della Difesa del Mozambico ha espresso “totale apertura e disponibilità ad accettare un’indagine trasparente e imparziale” sulle accuse di violenza militare in un impianto di gas naturale gestito da TotalEnergies.

Il mese scorso il quotidiano POLITICO ha riferito che un’unità militare mozambicana operante presso la guardiola della TotalEnergies a Cabo Delgado ha massacrato e torturato decine di civili nel 2021 .

I soldati accusarono gli abitanti del villaggio che erano fuggiti dalle loro case di essere membri di un’insurrezione islamista, poi li stiparono in container e li sottoposero a percosse e fame per tre mesi. Di quelli catturati, solo una piccola parte sopravvisse.

In un comunicato stampa di domenica, il ministero ha confutato le accuse secondo cui l’esercito sarebbe coinvolto in atti di tortura e violenza, sostenendo che non erano corroborate da prove.

Ha anche affermato che le forze armate nella zona si sono concentrate “esclusivamente sulla lotta agli atti terroristici, sulla protezione delle popolazioni e dei loro beni, nonché sulla garanzia della sicurezza nelle aree minacciate dai terroristi”.

TotalEnergies ha incaricato un’unità di sicurezza mozambicana di difendere l’impianto, nonostante gli avvertimenti secondo cui alcuni soldati avrebbero commesso violazioni dei diritti umani.

Il colosso energetico ha dichiarato a POLITICO di non avere “alcuna conoscenza dei presunti eventi descritti” né “alcuna informazione che indichi che tali eventi abbiano avuto luogo”.

Giovanna Coi

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