Gli studenti di tutta Italia incrociano le braccia e scendono in piazza al grido di “vogliamo potere” in occasione dello sciopero nazionale proclamato per oggi venerdì 15 novembre. La protesta coinvolge anche insegnanti e personale Ata. La mobilitazione è stata indetta da Anief (Associazione Nazionale Insegnanti e Formatori) e da organizzazioni studentesche come Unione degli Studenti e Link – Coordinamento Universitario.
I docenti protestano contro l’abuso dei contratti a termine e per chiedere la stabilizzazione dei precari, il personale Ata si scaglia contro i tagli nella legge di bilancio, e gli studenti chiedono maggiore coinvolgimento nelle decisioni. “Oggi siamo in piazza in tutta Italia perché è in gioco il nostro diritto a un’istruzione degna, libera e davvero accessibile. Non vogliamo più essere ignorati nelle decisioni che riguardano le nostre vite e il nostro futuro”, ha affermato in una nota Tommaso Martelli, coordinatore nazionale dell’Unione degli Studenti.
La mobilitazione è stata indetta dal sindacato Unione degli Studenti: “Cambiamo insieme questo modello di scuola e riprendiamo in mano il nostro futuro”, ha scritto il movimento sul suo profilo Instagram.
Nei pressi del Castello Sforzesco a Milano, gli studenti si sono radunati per iniziare il corteo contro “La repressione di questo governo e le sue scelte politiche ed economiche a sostegno di Israele”, ha spiegato il sindacato studentesco.
La manifestazione studentesca contro le politiche del Governo Meloni stamani ha attraversato anche il centro di Genova, in piazza anche le due studentesse che si erano incatenate nell’atrio dell’Università di Genova per chiedere all’ateneo di aprire un centro antiviolenza.
‘No Meloni Day – contro guerra, repressione e sfruttamento’ e ‘No Ddl 1660’, sono stati i due striscioni srotolati alla testa del corteo contro tra l’altro il nuovo disegno di legge in materia di sicurezza pubblica.
In piazza numerose bandiere della Palestina, dei collettivi ‘Osa’ e ‘Cambiare Rotta’.
Il corteo è partito da piazza Corvetto vicino alla Prefettura di Genova percorrendo via Santi Giacomo e Filippo, via Fiume e via XX Settembre. Il rettore dell’Università di Genova Federico Delfino mercoledì incontrerà una delegazione studentesca sul tema della mancanza di un centro antiviolenza nell’ateneo genovese.